«Malpensa è la porta d’uscita per il Made in Italy nel mondo e lo sarà sempre di più». Lo ha detto Giulio De Metrio, Chief operating officer di Sea, presente ieri a Malpensa per festeggiare il 45esimo anniversario di attività di Cargloux. «Nel 2015 abbiamo superato la soglia psicologica delle 500mila tonnellate di merci da e per la Cargo city, una quota pari al 55 per cento dell’intero mercato italiano. Negli ultimi tre anni abbiamo raggiunto quasi 100mila tonnellate, e se vediamo com’è andata l’industria in questo periodo, Malpensa ha dimostrato di avere un ritmo di crescita molto più alto».
Un segno positivo che è stato confermato anche durante lo scorso mese di aprile, quando dai magazzini di Lonate Pozzolo sono transitate 46.730 tonnellate di merci. I dati ufficiali di Assaeroporti, diramati nei giorni scorsi, mostrano una crescita del 6,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Stesso andamento se si guarda il dato progressivo da gennaio: nel primo quadrimestre 2016 l’aeroporto varesino ha segnato un ulteriore incremento del 6,3 per cento.
Dopo anni difficili e una lunga cavalcata iniziata timidamente nel 2012, nel 2015 il settore cargo a Malpensa era già ritornato ai livelli pre-crisi, raggiungendo e superando con ben ventitre giorni d’anticipo rispetto alla fine dell’anno il record storico di 471.147 tonnellate movimentate fatto registrare nove anni fa. Per il 2016 ci sono tutti i presupposti per compiere un ulteriore passo in avanti.