«Le piccole e medie imprese hanno fatto la storia dell’Italia, ma ora per rafforzarsi in un’economia globale devono aggregarsi o crescere. Non è più consentito restare fermi perché aziende di maggiori dimensioni hanno anche più capacità di fare investimenti»: parola di Fabio Storchi, presidente nazionale di Federmeccanica-Confindustria, intervenuto ieri pomeriggio alle Ville Ponti per l’assemblea dei Gruppi merceologici “Meccaniche” e “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie” dell’Unione degli Industriali (nella foto Blitz al centro fra Gioria e Berutti). Storchi ha parlato di crisi ma anche di segnali positivi: «Tutto il Paese è in difficoltà da dieci anni – ha aggiunto – ma le Pmi, anche quelle del territorio varesino, hanno una buona tenuta. I dati del 2016 e di inizio anno intravedono anche una ripresa. Qui esistono aziende solide con una lunga tradizione alle spalle, ma ora è tempo di aprirsi».
Non sono stati di certo anni facili per l’industria metalmeccanica: con un calo di produzione del 26,3% rispetto ai livelli pre-crisi e quasi 300mila posti di lavoro in meno, la strada è ancora lunga. Le prospettive di un timido progresso del settore, tuttavia, lasciano ben sperare: l’attività produttiva nell’ultimo trimestre del 2016 è aumentata dello 0,3%, rispetto ai tre mesi precedenti. Variazione che conferma la moderata fase espansiva partita a fine 2014. «Come imprenditori sappiamo che niente sarà più come prima della crisi», ha aggiunto durante l’assise Fabio Storchi. «Allo stesso tempo abbiamo la responsabilità di gestire il cambiamento e di invertire la tendenza per parlare nuovamente di sviluppo delle imprese e di crescita delle persone». Primo passo è il recente rinnovo del contratto nazionale condiviso con tutte le sigle sindacali: «È una svolta che dopo dieci anni avvia una nuova fase di collaborazione superando ogni divisione. Ora la sfida passa nei territori. È l’inizio della via italiana alla partecipazione».
Tornando ai numeri, il 2016 si è chiuso con un aumento medio dei volumi produttivi nazionali del 2,4% rispetto all’anno precedente, segnando risultati positivi in quasi tutti i comparti. E a livello varesino? «Le previsioni sono orientate verso una stabilizzazione o un moderato recupero», ha sottolineato il presidente del Gruppo “Meccaniche”, Giovanni Berutti. A sostenere questa ipotesi di incremento sono i dati forniti anche da Dario Gioria, presidente del Gruppo “Siderurgiche, Metallurgiche e Fonderie” di Univa: «L’11% delle imprese del campione analizzato dal nostro Ufficio Studi, si attende un aumento nei livelli produttivi nei primi tre mesi del 2017, l’86% un mantenimento intorno ai valori attuali e solo il 3% prevede un ulteriore peggioramento».