La tendenza si conferma. Soprattutto, indica quanto il varesotto sia in grado di cavarsela egregiamente per contro proprio quando si parla di turismo. Anche nell’anno dopo Expo, è cresciuta l’attrattività di Varese e della sua provincia sui turisti stranieri. Nel 2016 il territorio ha aumentato complessivamente del 2,1% gli arrivi e del 1,7% i soggiorni. Ancora una volta, la componente estera è risultata determinante. E, ancora una volta, la Valle Olona resta totalmente estranea a un sistema il cui potenziale ha tutte le carte in regola per rivelarsi strumento utile a invertire la rotta nell’economia di tanti paesi.
Sul dato di 1,3 milione di arrivi, record di sempre, gli stranieri hanno pesato per una quota pari a 774mila persone (+5,4% rispetto al 2016). Per quanto riguarda i soggiorni, saliti nel complesso a 2,22 milioni, l’incremento della percentuale estera è stato del 4,4%. In pratica, lo scorso anno i cittadini stranieri hanno trascorso per turismo in provincia di Varese un 1, 31 milioni di giornate.
“Una fotografia incoraggiante alla vigilia della più importante rassegna del settore, la Bit che vedrà una presenza significativa del nostro territorio in sinergia con l’ente Provincia – sottolinea Giuseppe Albertini il presidente della Camera di Commercio di Varese –. Il marchio Varese continua ad attirare stranieri anche dopo l’anno dell’Esposizione Universale. Basti pensare come tra il 2005 e il 2016 gli arrivi siano passati da 565mila a oltre 1 milione e 300mila. Questo vuol dire essere cresciuti del 131%!“.
L’evidente soddisfazione non rischia però di perdere di vista la reale dimensione della sfida. “Isoli dati dei flussi non esprimono appieno il fenomeno turistico – osserva Albertini -. Sono però una testimonianza significativa e di cui dobbiamo tener conto nel proseguire in un impegno che vede Camera di Commercio e associazioni di categoria operare sinergicamente su diversi fronti. Penso al progetto Tourist Angels che coinvolge oltre 200 ragazzi dei nostri istituti superiori, proficuamente impegnati in iniziative di alternanza scuola/lavoro. E penso anche allo sforzo di valorizzazione delle nostre eccellenze ambientali e architettoniche che stiamo conducendo grazie al progetto ispirato al brand Varese #DoYouLake? Altrettanto importante è poi il ruolo della Varese Sport Commission, che vede nello sport un prezioso strumento di valorizzazione turistica del nostro territorio”.
A impedire un ulteriore incremento dei flussi turistici in provincia di Varese è stato l’andamento in discesa delle cifre relative agli italiani. Gli arrivi di connazionali sono diminuiti infatti del 2,3% su base annua (da 541mila a 527mila), con un decremento anche in termini di giornate di soggiorno (-2%).
Per quanto riguarda invece i paesi di provenienza dei turisti, dei quasi 56mila soggiorni di stranieri in più registrati nel 2016, oltre 15mila sono riferiti a pernottamenti di inglesi. In crescita anche i soggiorni di turisti provenienti dalla Spagna (+30%) e, seppur con numeri inferiori, dalla Polonia (+43%) e da Israele (28%). Nella top five delle presenze e considerando l’intero anno 2016, il primo posto è però sempre occupato dalla Germania, con 166mila giornate di pernottamento, seguita dagli Stati Uniti, con 120mila, e poi la Cina, la Francia e la Svizzera.