Più addii che nuove nate Varese rallenta la ripresa

La Prealpina - 27/04/2018

Buone notizie dalle anagrafi delle Camere di Commercio della Lombardia. Nel primo trimestre 2018 sono state registrate molte “nuove nate”. Secondo i dati di Unioncamere Lombardia, i primi tre mesi dell’anno hanno avuto una ripresa delle iscrizioni (+1,5%), che crescono più delle cessazioni (+0,5%) e consentono di mantenere la lieve espansione dello stock di imprese attive (+0,1%).

Il maggiore dinamismo imprenditoriale sembra concentrarsi nei servizi, che hanno accelerato la già significativa crescita, mentre si confermano i fenomeni di selezione nei comparti agricolo, industriale ed edile. L’inversione di tendenza nelle iscrizioni non è stata tuttavia sufficiente a interrompere il trend negativo delle imprese artigiane.

Inoltre, si è rafforzata la ricomposizione delle forme giuridiche a favore delle società di capitali, così come il progressivo accentramento su Milano.

Nel dettaglio, il saldo tra iscrizioni e cessazioni alle anagrafi camerali lombarde è stato negativo (-3.193), come avviene normalmente nel primo trimestre quando vengono “contabilizzate” le cancellazioni che si accumulano negli ultimi giorni dell’anno precedente. Le iscrizioni (18.370 in tutto) hanno avuto tuttavia una crescita su base annua (+1,5%), interrompendo il trend negativo in corso dal 2016; anche le cessazioni (21.563) sono tornate ad aumentare, ma in misura inferiore (+0,5%), permettendo un lieve miglioramento del saldo rispetto al primo trimestre 2017.

A livello territoriale si è confermata la forte attrattività di Milano, che, proseguendo una tendenza in corso dal 2014, ha registrato un incremento del numero di imprese attive molto superiore alla media (+1,1%).

Non si può dire altrettanto di Varese e provincia: precisato che le iscrizioni fino al 31 marzo 2018 sono state 1.303 e le cessazioni poco più di 1.600, rispetto all’anno scorso si è avuta una perdita complessiva dell’1%. Tra i dati meno buoni di tutta la regione. Peggio hanno fatto Sondrio (-1,1%), Pavia (-1,5%) e Lecco (-1,6%) e Pavia (-3%).

Nel frattempo, con il nuovo anno è proseguita la riduzione del numero di procedure concorsuali in Lombardia: nei primi tre mesi del 2018 sono stati avviati 600 fallimenti, con una variazione del -4,5% su base annua e del -25,7% rispetto ai massimi del 2014; ancora più significativa la riduzione dei concordati, ossia degli accordi stipulati tra imprese e creditori per evitare il fallimento, con solo 32 procedure aperte (-22% su base annua e -74,2% rispetto al 2014). Sono invece tornati a crescere gli scioglimenti e le liquidazioni, in massima parte volontari, che hanno raggiunto quota 5.288 (+8,3%); per queste procedure l’andamento è stato meno lineare: dopo la crescita nel periodo della crisi dei debiti sovrani, il loro numero è sceso nel biennio 2014-2015 per via del miglioramento delle aspettative sui profitti; il 2016 ha quindi registrato un nuovo incremento, anche per effetto di alcune modifiche nelle normative fiscali che avevano reso vantaggiosa la liquidazione soprattutto di società immobiliari, a cui è seguito un lieve calo lo scorso anno.