Pedemontana quanto costi? Il pedaggio scontenta tutti

La Provincia Varese - 20/02/2017

Maggioranza e minoranza
del Consiglio comunale (quasi)
unite per chiedere che siano
abbassati i prezzi del pedaggio
della Pedemontana, che costa
indicativamente 1 euro per 4
chilometri.
L’altra sera, in Consiglio comunale,
il consigliere della lista
Orrigoni Rinaldo Ballerio ha
fatto girare una lettera indirizzata
ad Autostrada Pedemontana
Lombarda, che è stata sottoscritta
da 24 consiglieri. Ma
non da Marco Pinti e Fabio Binelli
– gli unici due leghisti presenti
in Consiglio – che non
l’hanno firmata.
Il sindaco Davide Galimberti
non ha voluto rilasciare alcuna
dichiarazione sulla lettera di
Ballerio. Ma possiamo dire che
da Palazzo Estense sia arrivato
un segnale forte di scontento
per le tariffe, nonché uno stimolo
diretto a Pedemontana
per migliorare le cose e favorire
l’utilizzo dell’infrastruttura.
«Pedemontana, pur non insistendo
sul territorio del Comune
di Varese, è parte integrante
del difficile sistema di
accesso alla città – è la premessa
della lettera, che continua –
Apprendo dai numeri pubblicati
che i ricavi sono circa il 70%
inferiori a quanto atteso. Questi
dati non fanno che confermare
quanto quotidianamente si vede,
cioè che l’autostrada è sempre
vuota. Ciò non è certo dovuto
a una sottostima del fabbisogno,
visto che la viabilità ordinaria
è sistematicamente intasata,
ma è addebitabile ad un sistema
tariffario eccessivo che
ne scoraggia l’utilizzo».
«Faccio notare come un
pendolare che dovesse usare
due volte al giorno la Pedemontana
avrebbe un costo pari a
500 euro all’anno, equivalenti a
10 giorni di lavoro per uno stipendio
base – argomenta Ballerio
– Nella vicina Svizzera si pagherebbero
12 anni di pedaggi
su 1500 chilometri di rete contro
un anno per solo 5 chilometri.
Non nascondo che, oltre al
costo eccessivo, è ormai diffuso
un rigetto all’utilizzo derivante
dalla voglia di ribellione a
tariffe così vessatorie. E io sono
tra costoro».
Fino alla conclusione: «ci
troviamo quindi davanti a un
caso ben teorizzato dall’economista
Laffer in cui, superato un
certo livello di prelievo, il gettito
complessivo cala fino ad azzerarsi.
Imposte troppo alte
scoraggiano la produzione di
reddito, tariffe troppo alte scoraggiano
l’utilizzo di servizi.
Possiamo tradurlo in più, tassi
meno incassi».
«Propongo quindi di introdurre
un sistema che, pur lasciando
il singolo passaggio alla
tariffa attuale, interrompa
l’addebito al decimo passaggio
mensile, o al cinquantesimo
passaggio annuale.
Ne deriverebbe un abbonamento
mensile a 10 euro e uno
annuale a 50. Il risultato atteso
sarebbe quello di facilitare l’utilizzo
di un’opera così bella e attesa,
e “sgorgare” la viabilità ordinaria.
Dall’altro lato aumenterebbe
il gettito complessivo
per Pedemontana. Resto a disposizione
per un eventuale
confronto».
Perché i leghisti non hanno
voluto sottoscrivere la lettera
di Ballerio? «Il Presidente Roberto
Maroni (assente all’ultima
seduta del Consiglio comunale,
ndr) sta facendo una trattativa
con il Cipe per calmierare
le tariffe di Pedemontana. A
suo tempo, la questione era fare
la Pedemontana o rinunciare.
L’unico modo per costruirla
era l’accordo con un privato,
che a questo punto può proporre
le sue tariffe – spiega il consigliere
leghista Pinti – Ballerio
mi sembra abbia aperto il libro
dei sogni perché la realtà è un’altra».

 

«Un’iniziativa giusta e necessaria» A Palazzo Estense è fronte comune

 

La lettera rivolta a Pedemontana
è stata accolta con
favore dai consiglieri di Varese.
«Mi è parsa una buona
iniziativa che ho firmato volentieri
– è il commento capogruppo
del Pd Luca Conte
– Non so se la nostra voce sarà
ascoltata, ma è doveroso
segnalare gli eccessivi costi
di un’opera che resta, purtroppo,
scarsamente utilizzata».

«Ho sottoscritto anche io
questo appello perché condivido
il principio liberale del
“più tassi, meno incassi”.
Quindi, per avere un maggior
introito per venire incontro
alle più che legittime aspettative
dei pendolari, ritengo
opportuna una rimodulazione
al ribasso delle tariffe – dice
Simone Longhini, capogruppo
di Forza Italia – Questo
permetterebbe un maggior
utilizzo della Pedemontana
e, di conseguenza, un
decongestionamento del
traffico sulle altre arterie del
varesotto».
«Credo che quanto sia proposto
da Ballerio sia un’iniziativa
lodevole da più punti
di vista – è il parere di Carlotta
Calemme, consigliere di
Forza Italia – In primis, penso
sia doveroso diminuire i costi
di chi, per esigenze lavorative
e territoriali, si trovi
obbligato o avvantaggiato
nel percorrere Pedemontana.
Parliamo infatti di un risparmio
di 500 euro per chi
percorre almeno due volte al
giorno la Pedemontana. Inoltre,
a fronte dello scarso utilizzo
di tale tratto stradale (e
del costo che la costruzione
ha comportato) chiedo che
una promozione per i lavoratori
e quindi di diminuzione
dei costi possa portare a un
maggior utilizzo dello stesso.
Mi auguro dunque che gli
organi preposti possano accogliere
tale proposta e risolvere
il problema percepito
dai cittadini».
«Mi sembra un’iniziativa
interessante, poi possiamo
ragionare sulle tariffe: magari
sarebbe più consono un
pedaggio di 10 al mese e di
100 euro all’anno (e non di 50
euro, ndr). Ma le cifre in questa
fase non contano, è il
principio che è importante: il
costo di percorrenza di 4 chilometri
è troppo elevato, porre
un limite ai costi annui è
una cosa sensata. Quella di
Ballerio è stata una proposta
intelligente, che andava firmata
indipendentemente
dallo schieramento politico»
afferma Mauro Gregori, consigliere
della lista Davide Galimberti.

Sulla questione da anni si
sta battendo anche il sindaco
di Lozza, Giuseppe Licata:
«mi fa piacere che il Comune
di Varese si stia impegnando,
anche perché il capoluogo ha
più potere contrattuale rispetto
ai piccoli comuni. Facciamo
un fronte comune».