Pedemontana, va fatta fino a Bergamo, altrimenti non ha senso». Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni chiude la porta a ogni ipotesi di revisione “al ribasso” del tracciato dell’autostrada Busto-Dalmine, ventilato dopo che il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha escluso lo stanziamento di ulteriori risorse dello Stato per il completamento dell’opera. «Prendo atto che i soldi pubblici ci sono per la Salerno-Reggio Calabria e non per la Pedemontana, ma non erano queste le intese e gli accordi – il commento piccato del governatore – è una scelta sbagliata, perché qui i soldi servono mentre spedirli al Sud è solo assistenzialismo, ma ne prendo atto. E mantengo l’impegno a farla, cercando soluzioni alternative per portare a termine l’opera. Stiamo lavorando con gli investitori privati per riuscirci». Avanti, quindi, senza revisioni e varianti, come quella che “taglierebbe” la tratta D, facendo terminare Pedemontana a Vimercate anziché a Dalmine: «Il percorso va fatto tutto e su questo non cambio idea» ribadisce Maroni. E sulla questione pedaggi: «A società Pedemontana ho detto di considerare l’opportunità di ridurre il pedaggio o di optare per interventi di promozione per aumentare il traffico. D’altronde quando c’è una strada alternativa come la provinciale che corre a fianco ed è gratuita è normale che la gente preferisca evitare il pedaggio».
Rassegna Stampa della Camera di Commercio di Varese