Patto tra giunta e commercianti Firmato il protocollo di Galimberti

La Provincia Varese - 28/03/2017

Fumata bianca.
Le associazioni di categoria
– Ascom, Confesercenti e Aime
– dopo un incontro durato quasi
due ore, a mezz’ora dall’inizio
dell’inizio del Consiglio comunale,
hanno firmato il protocollo
di intesa redatto dal sindaco
Davide Galimberti e dall’assessore
al commercio Ivana Perusin.

Il documento costituisce un
patto tra commercianti e amministrazione
per il rilancio del
centro storico, la sicurezza, il
decoro e il rispetto delle regole.
Secondo Galimberti si tratta del
«primo protocollo in assoluto
di questo tipo siglato in Italia».
«Siamo molto contenti perché
di fatto si è dato il via alla
prima applicazione concreta
del baratto amministrativo e
con questo si potrà intervenire
sul settore del commercio – dice
il sindaco – Al contempo, come
preannunciato nei giorni
scorsi, sono state sensibilizzate
le parti su temi importanti
come quello del decoro urbano,
l’osservanza delle regole per rispettare
la sicurezza e l’illuminazione.
Insieme troveremo le
condizioni affinché il centro sia
il più sicuro possibile. Abbiamo
preso impegni importanti finalizzati
a rendere il centro di Varese
più vivibile nell’interesse
del rispetto totale delle regole.
Con un centro più qualificato
sono tutti più felici».
Il protocollo rappresenta la
premessa per il ritiro dell’aumento
del Cosap (per la conferma
bisogna aspettare le decisioni
del Consiglio comunale
convocato questa sera).
L’emendamento presentato
dal sindaco prevede che gli 80
mila euro che sarebbero dovuti
entrare nelle casse di Palazzo
Estense con gli aumenti dal Cosap
saranno coperti con i dividenti
di Aspem. I commercianti
– sulla base del patto condiviso
– saranno chiamati a partecipare
a progetti (per esempio l’installazione
di ulteriori telecamere
in città o eventi).
L’opposizione si dice complessivamente
soddisfatta, ma
ritiene che «Galimberti abbia
fatto un passo indietro, cosa
che rappresenta un errore di
metodo, perché le associazioni
avrebbero potuto essere ascoltate
prima di decidere l’innalzamento
della tassa» (del tema
si è parlato ieri, nella conferenza
stampa congiunta tra Forza
Italia, Lega e Lista Orrigoni). Ma
Galimberti non ci sta: «In realtà
abbiamo fatto dieci passi avanti.
Questo protocollo è l’applicazione
concreta dei principi della
città partecipata».
«Le associazioni, che sono le
firmatarie del patto, avranno il
compito di informare i propri
associati, facendo capire loro
che il patto non rappresenta
una imposizione da parte del
Comune – spiega Antonella
Zambelli, fiduciaria della Fipe
(Ascom) – Mi è piaciuta la sinergia
che c’è stata tra le associazioni
e il Comune, nonché la
partecipazione dei singoli esercenti,
cosa che non era mai capitata
nel passato. Il sindaco ha
dimostrato grande apertura,
abbiamo discusso dei dettagli,
non del principio che regola il
documento che abbiamo sottoscritto».

«Trovo che questo accordo
sia importante per il lavoro
svolto dalle associazioni di categoria
– afferma Arnaldo De
Falco, presidente di Aime – Mi
sembra che ci sia un concorso
da parte di tutti per lavorare al
bello. C’è un’attenzione particolare
al decoro della città e del
centro storico. Il documento ha
una valenza sociale molto importante,
perché vivere in una
città bella eviterà azioni di malcostume
e soprusi di violenza
all’interno della città».
«Il documento prevede la
creazione di un tavolo che si
riunirà una volta al mese per
trovare soluzioni insieme, anche
rispetto all’applicazione di
tasse, per adottare dei parametri
corretti» spiega Rosita De Fino,
direttrice di Confesercenti
Varese.
Per quanto riguarda l’aumento
del Cosap: per il prossimo
anno è stato messo a preventivo
un tetto di spesa che
sarà soggetto a discussione nel
tavolo di concertazione tra amministrazione
e commercianti.
Quindi il moltiplicatore, la prossima
volta, potrebbe essere
stabilito insieme.