La “prima” della commissione che si occupa di rapporti istituzionali con Asst e Ast è solo un punto di partenza. Un punto di partenza significativo per la difesa di un ospedale che tutti, a parole, sostengono, ma alla resa dei conti sembra avviato a un inarrestabile ridimensionamento.
Questa volta, però, siamo di fronte a una svolta e a un’assunzione di responsabilità da parte dei politici che hanno la possibilità di far ricredere coloro che, a torto o a ragione, li accusano di tante parole e pochi fatti. Alla riunione, andata in scena martedì sera nella sala consiliare, erano presenti, fra gli altri, Samuele Astuti e Mattia Premazzi, sindaci di Malnate e Venegono Inferiore in qualità di presidenti, rispettivamente, della Conferenza dei sindaci di Ats e presidente del Distretto Sette Laghi. Persone autorevoli nel campo della sanità pubblica. Fra il pubblico diversi sindaci del territorio e la rappresentante della Provincia di Como Maria Grazia Sassi. La traccia sulla quale discutere era il documento elaborato dalla maggioranza che conteneva alcune linee guida con cui presentarsi di fronte ai responsabili dell’azienda ospedaliera di Varese con richieste sintetiche e precise. Il documento, in pratica, è finito nel cestino, ma ci sono alcune questioni che saranno comunque valutate nelle prossime riunioni. Perché la buona notizia della serata -pur se resta da verificare che alle intenzioni si dia corso celermente- è che finalmente la politica cittadina si è resa conto che il tempo è tiranno. Tuttavia, queste scadenze ristrette decise al termine dell’incontro devono produrre un documento unitario che, secondo un parere condiviso fra tutte le forze di minoranza, deve essere più efficace di quello proposto: «La commissione nasce fra molti travagli -ha sottolineato il vicesindaco e delegato alla pubblica sanità, Luigi Luce- Sono contento che tutte le forze politiche siano qui per trattare questa tematica. Questo è un punto di partenza per sostenere il nostro ospedale. Un momento importante per portare nelle sedi appropriate istanze del territorio e per cercare di produrre miglioramenti alla quotidianità del nosocomio. C’eravamo lasciati con la promessa di presentare un documento che possa diventare ufficiale per trasmettere questa nota a chi di dovere».
Il problema sono però i contenuti di questo documento: «La commissione è un’opportunità di confronto e io ci sono -ha replicato il senatore leghista Stefano Candiani- Siamo qui per condensare e raccogliere. Condividere il contenuto e verificare con la gente che lavora in ospedale e con le associazioni del territorio per capire se i recenti disagi siano davvero legati al picco influenza o a ragioni organizzative. La commissione arriva alla fine del mandato, ma non possiamo perdere tempo perché il nostro nosocomio ha necessità immediate». Messaggio raccolto da Astuti e Premazzi che ora attendono quel documento da portare all’azienda e soprattutto in Regione. Per Astuti, bisogna «intervenire sulla carenza di personale». Un concetto ribadito nella riunione del Consiglio di rappresentanza dei sindaci che si è svolta ieri per affrontare anche «le criticità dell’ospedale di Tradate, soprattutto in termini di carenza ed eccessiva turnazione del personale». Inoltre Astuti ha convocato per domani il tavolo di confronto istituzionale, con anche dirigenti e rappresentayi di Ats e Provincia, «per approfondire le questioni sul tavolo e cercare insieme soluzioni efficaci e condivise».