La voce di Oldani in sala stampa trasmette soddisfazione ed un pizzico di amarezza. Ma il suo discorso, anzitutto, torna su un argomento che lui stesso aveva sollevato nei giorni scorsi. «Il nostro è un urlo rivolto al mondo del ciclismo, per far capire che tutti noi meritiamo un attenzione diversa. La Tre Valli e tutte le corse italiane sono nel cuore delle persone che amano il ciclismo, degli appassionati, di chi riconosce la tradizione del ciclismo ma soprattutto di colore che non fanno ciclismo per soldi. Lo ripeto un’altra volta affinché sia chiaro a tutti: i campionati del mondo quest’anno si svolgono in Qatar, perché avranno pure sponsor più importanti e risorse economiche maggiori, ma non avranno mai il cuore che ha l’Europa, l’Italia, il Belgio, ma anche il cuore che la stessa città di Varese ci mette è difficile da trovare nel resto del mondo». Il discorso non può però non virare sull’incidente che ha sconvolto il normale svolgimento della corsa, nella zona di Valle Luna, scendendo verso la Schiranna: «Per me questa è una testimonianza forte, perché per la Tre Valli tutte le forze dell’ordine, gli organizzatori ed il Comune, mettono la sicurezza dei corridori davanti alla propria incolumità. Il poliziotto che è rimasto ferito, pur di non far passare la macchina, ha messo a repentaglio la sua stessa vita. Andrò personalmente in ospedale a verificare le sue condizioni. Detto questo, però, la Tre Valli resta una corsa sicura come lo è sempre stata negli ultimi anni. Purtroppo gli incidenti capitano qui come in tutte le corse, e come nella vita di tutti i giorni. Auguro di cuore a questo vigile di rimettersi presto». I ringraziamenti si allargano: «Un grazie doveroso va alla Camera di Commercio, alla Varese Sport Commission, al Comune di Varese, al Comune di partenza di Saronno, a tutte le forze dell’ordine. Però, permettetemi, vorrei pubblicamente elogiare i miei collaboratori: spesso sono io a comparire, però dietro c’è un lavoro forte ed importante di tutti i soci della Società Alfredo Binda, dei volontari, senza la cui presenza sarebbe difficile andare avanti. Sono stati quattro giorni pesanti per noi, tra le 1800 persone della Granfondo e la gara, per questo grazie a tutti quanti». Ultimo pensiero al sindaco Davide Galimberti: «Lo ringrazio perché si è esposto pubblicamente a nostro favore, ha avuto tanto coraggio, ha esortato la cittadinanza all’uso della bicicletta, grazie anche al progetto dell’unione della ciclabile del lago fino alle stazioni. Questo è un messaggio che la Tre Valli deve trasmettere, un messaggio di cultura dello sport e non solo un messaggio di ciclismo»