Opportunità con il bando InterregSul confine arrivano 160 milioni

La Prealpina - 15/06/2016

Quante volte in questi anni si sono ripetute le occasioni colte (e soprattutto perse) sui fondi pubblici. Allo stesso tempo, in campagna elettorale, tutte le forze politiche si stanno accapigliando per sostenere che, con loro al governo, si apriranno sportelli e squadre speciali pronti ad andare a caccia e soprattutto ad aggiudicarsi i gruzzoli messi a disposizione dagli enti superiori. In tal senso, a breve, e precisamente dal primo luglio, aprirà il nuovo bando Interreg, un’opportunità per i territori al confine con la Svizzera come, appunto, il Varesotto: «Per cogliere al meglio questa possibilità – ha dichiarato Francesca Brianza, l’assessore regionale al Post Expo e Città metropolitana e delegata ai rapporti con il Canton Ticino, che ieri, a Palazzo Pirelli, ha aperto la giornata informativa per la partecipazione al primo bando del programma Interreg, organizzata dalla Regione – ho voluto fortemente questo incontro, anche perché si potranno iniziare a presentare, fino al 15 settembre, le manifestazioni di interesse. Regione Lombardia, vista la scadenza imminente, vuole essere al fianco per sostenere tutti i soggetti interessati alla presentazione di progetti». Come sanno bene gli amministratori delle aree di confine, nel nord del Varesotto i fondi Interreg rappresentano un’opportunità da cogliere a tutti i costi, soprattutto in un periodo in cui le casse pubbliche piangono un po’ a tutti i livelli: «I territori di confine, con le loro peculiarità – ha aggiunto l’assessore Brianza – si diversificano da tutte le altre realtà e, proprio su queste specificità, si è sviluppato il programma di cooperazione Interreg Italia-Svizzera, come strumento imprescindibile per la realizzazione, insieme ai Cantoni Ticino e Grigioni, di progettualità condivise, dando la possibilità ai diversi soggetti di confrontarsi e cooperare perseguendo obiettivi comuni». Il percorso è partito il 25 maggio scorso a Palazzo Lombardia, con la seduta di insediamento del Comitato di sorveglianza, dando ufficialmente l’avvio alla gestione del programma che dispone di un budget di circa 160 milioni di euro e fa perno su cinque assi tematici: competitività delle imprese, valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, mobilità integrata e sostenibile, servizi per l’integrazione delle comunità e rafforzamento della governance transfrontaliera.