Oltre 20 miliardi risparmiati E i varesini fanno il record

La Provincia Varese - 20/03/2017

Anche in tempi difficili i
varesini riescono a risparmiare
e mettere qualche soldino
da parte, in banca.
Lo scorso anno è infatti
cresciuto ancora il risparmio
a Varese, in un trend che, anno
dopo anno, si è sempre mantenuto
positivo: secondo i dati
della Banca d’Italia, elaborati
dall’osservatorio statistico
della Camera di Commercio di
Varese, siamo arrivati ad oltre
quota 20 miliardi di risparmio
a fine dicembre 2016, con una
crescita del +5,7% rispetto al
2015. Un dato di crescita leggermente
sotto la media regionale,
ma al di sopra quella
nazionale: nello stesso periodo
di osservazione infatti, in
Lombardia si registra un
+6,7% e in Italia un +4,9%.
Nel 2016 i varesini hanno
accantonato oltre un miliardo
di euro, portando dunque i depositi
a un nuovo livello record.
In soli cinque anni, dal
2011 a oggi, il risparmio è passato
da poco più di 16 a 20 miliardi
di euro e stiamo parlando
di anni non certo facili, durante
cui la crisi ha ridotto i
posti di lavoro e quindi anche i
redditi delle famiglie, le quali,
tuttavia, sono riuscite ad accantonare
qualche somma.
Perché dunque crescono i risparmi,
nonostante la crisi?
Primo, perché in tempi incerti
si preferisce rimandare le
spese importanti, come l’acquisto
di una casa e dunque
mettere da parte le somme in
attesa di tempi migliori. Secondo,
perché, comunque, il
risparmio, per tanto o poco
possa essere è nel dna degli
italiani così come, tradizionalmente
è il possesso della
casa di proprietà.
Ma, tornando ai dati, chi risparmia
di più? Le famiglie
principalmente, che lo scorso
anno sono riuscite a mettere
da parte 15,6 miliardi di euro,
poi le imprese private, che nel
conteggio dei depositi hanno
accantonato quasi 3 miliardi,
poi ci sono altri soggetti con
1,6 miliardi di risparmio.
Questi dunque i conti di chi ha risparmiato, ma insieme alla crescita del risparmio, prosegue, sebbene lentamente, anche l’ascesa dei prestiti, che a fine anno si attestano a quota 20 miliardi e 700 milioni, in miglioramento rispetto al 2015 del +0,4%: praticamente tanto quanto il risparmio generato da famiglie e imprese varesine. Quel che conta però è che, con la nuova crescita dei prestiti, si conferma l’evoluzione positiva degli impieghi iniziata proprio col 2015, dopo che tra il 2011 e il 2014 era stato perso quasi un miliardo e mezzo di investimenti. Più in generale di questi 20 miliardi e 700, meno di 8 sono quelli destinati alle imprese private, in lieve diminuzione nell’ultimo anno, e oltre 10 quelli attribuiti alle famiglie, con tendenza al miglioramento. Infine, ancora negativo il quadro dei crediti in sofferenza, ovvero con buone probabilità di non essere più riscossi: a settembre 2016 (ultimo dato disponibile), erano oltre 2 miliardi (+3,3% rispetto a settembre 2015) con 16.639 affidati (+1,1%), mentre il rapporto con gli impieghi è del 9,8% (5,9% nel 2011).