Negozi ancora in crisi Ma la Tari aumenterà

La Prealpina - 09/01/2017

Il presidente di Ascom Busto Arsizio e Valle Olona, Romeo Mazzucchelli lo ha detto nei giorni scorsi: «Se l’amministrazione comunale aumenterà la Tari prenderemo delle posizioni dure». Ora Mazzucchelli sappia che le prossime settimane per lui non saranno semplici . Sì perchè il sindaco Emanuele Antonelli conferma che il ritocco alla Tari sarà inevitabile. «Il governo ci impone il pareggio di bilancio e noi ora siamo in perdita. Purtroppo non potremo fare altro che ritoccare le tariffe. Io avrei preferito ritoccare l’Irpef, ma dobbiamo stare alle regole». Si capisce che la via obbligata non è particolarmente gradita al primo cittadino. Anche perchè, la situazione del commercio in città preoccupa lui e la sua giunta. E possibili vie di uscita sono difficili da trovare.

«Non piace nemmeno a me questa situazione del commercio in città – continua il primo cittadino – con negozi che chiudono e marchi importanti che non ci sono e che scelgono altre piazze rispetto alla nostra». Soluzioni, proposte? «E’ chiaro che l’amministrazione comunale non ha possibilità di intervento, ad esempio, sul caro affitti. I privati sono liberi di mettere il loro immobile sul mercato al prezzo che vogliono. Potranno decidere di abbassarlo se nessuno lo affitta. Ma è chiaro che si tratta di scelte private».

Il fronte tasse, però, dipende dall’amministrazione. «E’ vero – sottolinea Antonelli – ma come dicevo prima abbiamo le mani legate. L’unica cosa che possiamo fare è metterci a tavolino e studiare un modo per rendere i ritocchi il meno impattanti possibili sulle attività commerciali e produttive. Ed è chiaro che seguiremo questa strada». Insomma, si annunciano settimane, per così dire, di trattativa.

Intanto, però, il fronte sui cui la giunta intende lavorare è anche un altro. «Noi possiamo migliorare la qualità della vita nella nostra città – spiega Antonelli – ed è quello che intendiamo fare. In questo modo puntiamo a rendere Busto Arsizio più attrattiva per le persone. Vogliamo che si torni ad abitare qui da noi, che si capiscano i valori positivi di questa città. Siamo convinti che con un incremento della popolazione potrà innescarsi anche un circolo virtuoso sulle attività commerciali». Insomma, città più bella, più funzionale e a misura di persona come trampolino di lancio anche per l’economia locale. Basterà? Antonelli è realista. «Noi interveniamo là dove possiamo – dice – ma è chiaro che se il nocciolo della questione resta la mancanza di soldi, per la ripresa si dovrà attendere ancora».