I musei di Varese si sono messi in rete, scegliendo di collaborare per far risaltare le rispettive peculiarità, partecipando a Varesemusei, un progetto dell’assessorato alla cultura. I risultati raggiunti sono stati esposti ieri al Castello di Masnago, durante una serata molto partecipata. Stiamo parlando di un progetto dal valore di circa 500 mila euro (dei quali 300 mila euro finanziati dalla Regione, 150 mila dal Comune e la restante parte da diverse realtà del territorio) creato con lo scopo di rendere i musei sempre più accoglienti. Sono stati coinvolti i Musei Civici, il Museo Baroffio e del Santuario, il Museo Castiglioni, la Casa Museo Lodovico Pogliaghi e il Centro Espositivo Monsignor Macchi. Una prima fase ha visto la realizzazione di opere di restauro e valorizzazione: al Castello di Masnago, per esempio, si è proceduto al restauro del portone storico e dell’androne, all’imbiancatura della sala conferenze, dei laboratori e dello scalone settecentesco, alla sostituzione delle imposte, al rifacimento della pavimentazione del cortile. Ma, soprattutto, nell’ambito del progetto, sono nati supporti di comunicazione. Come le audioguide gratuite, in italiano e in inglese, scaricabili dal sito Varesecultura. Con la Liuc, il Castello di Masnago ha inoltre avviato il progetto AMAmI (Antico e Moderno Ambient Intelligence), sistema che usufruisce di iBeacon e che consente di usare lo smartphone per illustrare i dipinti. Sono stai montati video e, su un freepress, divulgati itinerari tra i musei. Sono nate guide cartacee e pubblicazioni specifiche. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale Cristina Cappellini, che ha riferito che c’è stata una impennata nella vendita delle tessere della Regione Lombardia che permette di entrare in 100 musei: la previsione iniziale era di arrivare a 5 mila tessere, ma ne sono state vendute 12.500. «È stato un crescendo che ha avuto successo e che fa pensare bene per il futuro».