Un matrimonio tra gli aeroporti milanesi e quello di Orio al Serio (Sacbo) è possibile e non troppo lontano. Lo ha detto ieri il presidente di Sea, Pietro Modiano, a margine della presentazione a Linate di book-crossing in vista della prossima Fiera Tempo di Libri.
«Ci vuole un po’ di pazienza. Però, dato che la cosa ha grande senso, ho fiducia che alla fine si farà» ha detto Modiano. «Milano ha tre aeroporti: ognuno ha il suo perché, la sua specializzazione, la sua accessibilità, e la cosa bella è che stanno crescendo tutti e tre, con tassi che dicono che c’è spazio per tutti, un sistema che può crescere in modo equilibrato – ha aggiunto -. Io spero che possiamo lavorare insieme, Bergamo e noi, più di quanto non stiamo già facendo adesso, che abbiamo rapporti molto cordiali: certo un’integrazione societaria resta uno degli obiettivi che secondo me è bello da perseguire».
Intanto, l’autorità di regolazione dei Trasporti ha deliberato la conformità al modello tariffario di riferimento della proposta di revisione dei diritti aeroportuali presentata da Sacbo (Aeroporto di Bergamo). Lo si legge in una nota in cui viene indicato che il via libera è condizionato «all’applicazione di due correttivi e di una serie di prescrizioni», sui quali l’Autorità stessa «eserciterà i propri poteri di vigilanza e sanzione».
Con la proposta di Orio è salito a 15 l’esame sulle richieste effettuate dalle singole società di gestione su un totale di 18 aeroporti. «La velocità di revisione dei diritti aeroportuali sulla base dei modelli dell’Autorità – viene spiegato – assicura un quadro di maggiori certezze ai piani d’investimento degli aeroporti e delle compagnie aeree».
Inoltre, secondo l’Autorità, «la determinazione negoziata dei diritti aeroportuali tra gestori e vettori contribuisce a promuovere l’efficienza gestionale dei sistemi aeroportuali».