Nella top 15 delle province che esportano la moda made in Italy in giro per il mondo c’è finalmente spazio anche per Varese. Guadagnando due posizioni (a Bergamo e Mantova, ndr) rispetto al 2014, le aziende varesine, che producono quasi il 2 per cento dei prodotti riconducibili all’industria della moda, hanno conquistato la 15esima piazza a livello nazionale grazie a 935 milioni di euro di merce esportata.
Oltre a mettere nel mirino diverse altre realtà produttive della provincia di italiana, come Padova, Fisa e Fermo, e ad avvicinarsi al traguardo – prestigioso – del milione di euro, Varese ha registrato un promettente +1,9% in un anno.
La Lombardia, protagonista della moda con 11,8 miliardi di export, rappresenta un quarto del totale italiano. Oltre a Milano, leader in Italia, tra i primi 20 posti ci sono anche Como (settima), Varese, Bergamo (16esima) e Mantova (17esima). Ancora: la regione per peso sul totale nazionale eccelle nell’ambito della biancheria per la casa, dei tappeti, dei pizzi e dei tessuti, dove rappresenta il 40% circa, e in quello della maglieria (32%). Tra le province, oltre a Milano, medaglia d’oro per abbigliamento in generale, biancheria per la casa e pellicce, si distinguono Mantova, prima per maglieria, Como, seconda per tessuti, Bergamo, terza per filati e tessuti e Varese, quinta per tessuti e biancheria per la casa. A chi piace di più la moda tricolore? Francia (10,6% del totale), Germania (9,2%) e Stati Uniti (8,4%).
E se la Francia è il principale partner per gli articoli di abbigliamento e, in particolare, per camicie, t-shirt e intimo, per maglieria, e per tappeti e calzature; la Germania è prima per tessuti; e gli Stati Uniti per biancheria per la casa e per pellicce.