Dall’unione delle Camere di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi nasce la nuova Camera di Commercio metropolitana. Presieduta dall’eterno Carlo Sangalli, alla guida anche di Confcommercio, la nuova aggregazione diventa la più grande Camera di Commercio d’Italia con oltre mezzo milione di imprese iscritte e più di 500 miliardi di euro di fatturato l’anno. Parliamo di un bacino di 250 Comuni e circa 4 milioni e 300mila abitanti, con una densità produttiva pari a 136 imprese e 803 addetti per chilometro quadrato. Significativo il peso anche in termini occupazionali, con oltre 2 milioni e 200mila addetti, pari circa al 59% del totale lombardo e al 13% del nazionale. Nel dettaglio, prevalgono i servizi e il commercio, seguiti dalle costruzioni, dalla manifattura e, infine, dall’agricoltura.
Dunque, rispetto alla sola Milano c’è più agricoltura da Lodi e più manifattura da Monza, a partire dall’industria brianzola del legno e del mobile (con i due territori insieme il peso di questo settore arriva al 9,8%). Rispetto alla sola Milano, cresce l’incidenza del settore della produzione di metalli, grazie dell’apporto di Monza e Lodi, che – come la stessa Milano – vantano una discreta specializzazione.
«La nascita di questa nuova realtà – ha commentato Sangalli – non è solo la somma algebrica di tre Camere di Commercio, è la realizzazione di un progetto complesso di ampia visione. In concreto: maggiore ascolto del mondo imprenditoriale e nuove azioni pubblico-privato per vincere le sfide globali e locali».