Il governatore della Lombardia Roberto Maroni torna a occuparsi dell’autostrada Pedemontana. Mercoledì ha incontrato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente di Anas per discutere delle strade lombarde. Maroni entra nella questione tecnica: «La consegna da parte del governo dell’atto aggiuntivo della Pedemontana consentirebbe di sbloccare la situazione, intervenendo anche sulla richiesta di fallimento da parte della Procura. Abbiamo chiesto e ribadito al ministro Delrio che ci venga finalmente consegnato l’atto aggiuntivo per la Pedemontana che è fermo al governo da qualche mese: sblocca la situazione di alcune questioni pendenti della società Pedemontana – ha detto – Una situazione che è inspiegabilmente bloccata da mesi». Secondo Maroni «Non ci sono motivi e non ci sono ragioni perché sia bloccata. È un provvedimento che è già andato al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Manca solo una firma, importante, ma solo quella. Spero che si possa concludere rapidamente la procedura, sarebbe utile anche in vista di quella che è la discussione su Pedemontana con la richiesta di fallimento presentata dalla procura di Milano». Negli ultimi due anni pare che non sia mai stata posta la firma, perché nelle prescrizioni sulla bozza di atto aggiuntivo, su cui il Cipe ha espresso appunto un parere favorevole, si dice che il primo closing con le banche deve essere firmato «entro 12 mesi dalla data di efficacia» dell’atto aggiuntivo, pena la revoca delle misure di defiscalizzazione. Intanto la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto ha commentato: «Il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni ha chiesto al Governo di salvare ancora una volta Pedemontana, rivendicando la grande operazione fatta per lo sviluppo del territorio. Le chiediamo, presidente Maroni, a cosa serve avere una Lombardia autonoma se i soldi si buttano ancora in opere inutili e insostenibili?».