Malpensa «Un nuovo piano d’area a Roma»

La Prealpina - 16/05/2018

Il territorio di Malpensa torna ad esprimere un suo rappresentante in Parlamento: è Leonardo Tarantino, primo sindaco del Cuv a varcare la soglia di Montecitorio. «Sì, sarò il portavoce delle istanze dei Comuni attorno allo scalo». Ed ecco la prima proposta: «Un nuovo piano d’area per Malpensa».

Nella legislatura 2008-2013 ci aveva provato il bustocco Marco Reguzzoni, sceso a Roma con il preciso compito di difendere Malpensa nel momento più critico. Ma era dai tempi del senatore Luigi Peruzzotti di Somma Lombardo, sempre in quota Lega, che il sedime di Malpensa non esprimeva un proprio rappresentante in Parlamento: ormai dodici anni fa. Ora la novità sta nel fatto che a Montecitorio c’è un sindaco tuttora in carica del Cuv. «Anche se Samarate – ammette Leonardo Tarantino, eletto nel collegio uninominale di Busto Arsizio – rispetto ad altri Comuni Cuv è forse il meno coinvolto, perché in una posizione geografica in cui non abbiamo rumori né un territorio interessato dallo sviluppo dell’aeroporto». Però al tavolo del Cuv Tarantino è di casa, e ai colleghi sindaci ha già assicurato che sarà «portavoce delle istanze di questo territorio e delle problematiche che abbiamo trattato in questi anni» e che sfrutterà questo ruolo «per fare pressing» sui temi che toccano l’intorno aeroportuale. Anche perché, «dopo anni di oggettive difficoltà per Malpensa in seguito al dehubbing e in conseguenza della crisi economica, in cui sia Sea che altri enti come Regione Lombardia hanno ragionato in primis su una logica di non penalizzazione, è il caso della sospensione dell’Iresa (la “tassa sul rumore”, ndr)», per il neo-deputato di Samarate «i tempi sono maturi per affrontare i problemi del territorio a fianco di quelli dell’aeroporto. Anche il governatore Attilio Fontana in campagna elettorale ha fatto delle importanti aperture in questo senso». Finita l’emergenza, con Malpensa che è tornata a correre e a crescere a pieno ritmo, si può tornare a cercare un giusto «equilibrio» tra le esigenze dello sviluppo dello scalo e quelle della salvaguardia del territorio attorno all’aeroporto. Da questo punto di vista Tarantino ha già le idee chiare su quale potrà essere la strada da percorrere: «Un nuovo piano d’area di Malpensa – sottolinea il neo-deputato leghista – essendo scaduto l’ultimo piano, in sede Cuv si è già parlato dell’opportunità di dotarci di questo strumento di programmazione che definisca le infrastrutture del territorio attorno allo scalo. Uno strumento la cui attuazione coinvolga la Regione e il governo nazionale, per far sì che i Comuni facciano richieste non limitate ai loro territori ma con una visione più ampia, ma anche per avere maggiore forza come territorio per ottenere le opere necessarie». E se sarà davvero governo Lega-5Stelle, Malpensa rischia di essere penalizzata, vista la proverbiale idiosincrasia “grillina” per le grandi opere? «Già l’approccio del nuovo Masterplan è meno invasivo e più conciliante nei confronti del territorio rispetto al precedente – spiega Tarantino – in questa fase le infrastrutture che mancano, le priorità sono la variante alla 341 e il potenziamento ferroviario, sono a completamento e miglioramento di un’infrastruttura che ormai c’è. Credo si possa trovare un equilibrio tra le diverse sensibilità».