Mete esotiche con mari dalle acque cristalline, città d’arte ricche di monumenti, Paesi lontani da cercare sul mappamondo: quante volte capita di fantasticare sulle destinazioni degli altri passeggeri mentre si gironzola nelle sale di Malpensa in attesa di partire o quando ci si accalca per ritirare i bagagli all’arrivo.
Ebbene, con ogni probabilità il viaggiatore che abbiamo incrociato al duty free stava andando a Catania e quello che abbiamo schivato lungo il corridoio che porta al recupero delle valigie stava tornando dalla stessa città siciliana. Queste, infatti, sono le tratte nazionale con il maggior numero di passeggeri, come riporta il resoconto annuale di Enac (Ente nazionale aviazione civile) in riferimento ai dati del 2022:
anno in cui sono decollati dallo scalo intercontinentale 624.298 passeggeri per atterrare all’aeroporto catanese di Fontanarossa e da lì ne sono arrivati a Malpensa 631.604.
Il secondo collegamento più trafficato, considerando ancora i voli nazionali, è stato sempre da e per la Sicilia: da Palermo Punta Raisi sono partiti per il T1 in 494.555 e in 489.995 hanno fatto il tragitto inverso. A sud anche la terza tratta, quella tra Malpensa e Napoli Capodichino: dalla città partenopea sono arrivati
sotto le Prealpi 417.632 passeggeri e dalla brume lombarde sono andate in Campania 411.369 persone.
Quando poi si valicano i confini nazionali, ma rimanendo nella Comunità Europea, le partenze dl Terminal 1 sono state nella maggior parte dei casi verso Barcellona; la tratta per l’aeroporto El Prat è stata la
più utilizzata e sono stati ben 803.983 gli utenti del collegamento. La secondo meta internazionale Ue è quella che ha portato 627.100 passeggeri nella capitale francese atterrando al Charles de Gaulle.
Il report di Enac ha indagato, inoltre, le tratte che collegano Malpensa con i Paesi extra Ue. Al primo posto per maggior traffico nel 2022 c’è stata la rotta sul John Fitzgerald Kennedy di New York con 684.926 passeggeri. Rispetto al 2021 questo collegamento ha guadagnato cinque posizioni scalzando in
questo modo il primato che era detenuto per la stessa tratta da Roma Fiumicino. Al secondo posto c’è stato il collegamento tra Malpensa e Londra Gatwick, che dopo la Brexit viene considerato
extra Ue, con 553.759 viaggiatori e al terzo gradino la connessione con l’aeroporto internazionale di Dubai, città degli Emirati Arabi Uniti.
Da Enac è stato monitorato anche lo stato dell’arte della Cargo City. Primo scalo merci d’Italia per movimenti e tonnellaggio. In tal caso le tratte nazionali più trafficate sono state quelle da e per Napoli Capidichino, mentre quelle internazionali hanno collegato lo scalo lombardo con il Paris Charles de Gaulle e il Luxembourg Airport. Per le destinazioni fuori dai confini della Comunità Europea il maggior numero di merci è volato all’Hamad International Airport di Doha in Qatar e all’Incheon International Airport di Seul in Corea del Sud.
Insomma, Malpensa resta la porta del mondo
Oltre 4 miliardi di euro arrivati dal turismo
Sono arrivati da Oltreoceano, dagli altri Paesi europei, dalll’Estremo Oriente e dal resto d’Italia: ben 5 milioni 188mila 26 turisti sono atterrati a Malpensa nel 2022, un più 136% rispetto al 2021. Tutte queste persone, per la maggior parte stranieri (4,3 milioni), veicolate dallo scalo della brughiera sul territorio e nel resto della Lombardia hanno avuto un rilevante impatto economico: chi viene a visitare le nostre zone si ferma per la notte in qualche hotel, si rifocilla nei ristoranti e nei bar, affitta auto a noleggio, compra prodotti nei negozi, visita mostre, musei e parchi.
Secondo i dati raccolti da Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, la somma portata dal flusso turistico è di oltre 4 miliardi di euro. Valore che non supera quello del 2019, quando la pandemia era
una fantasia da film apocalittico, ma fa ben sperare nella completa ripresa anche per l’indotto che Malpensa apporta al comparto turistico del territorio.
Basti pensare che tutti i turisti conteggiati hanno passato 16.945.242 notti negli alberghi e nelle strutture ricettive del territorio lombardo spendendo 243 euro a notte, che ogni visitatore si è fermato in media
3,3 giorni e che ha speso in totale 887 euro.
I viaggiatori stranieri spendono un po’di più rispetti a quelli italiani. La media giornaliera è stata di 252 euro per i turisti esteri e circa 200 per quelli nazionali.
Importante sia dal punto di vista economico sia da quello sociale, vista la consistente ricaduta occupazionale: l’aumento delle assunzioni, legato al turismo, è a stato di 73.292 unità, quasi il doppio rispetto al 2021.