«La nostra ambizione è semplice, diventare il principale vettore italiano. E il nostro hub è Malpensa». Air Italy atterra in brughiera con il suo primo Boeing 737 Max che inaugura il rinnovamento della flotta, e con le idee chiare del Ceo del gruppo Qatar Airways, Akbar Al Baker. «Air Italy sarà il vettore nazionale italiano, e non avrà altre finalità che servire il popolo italiano – dichiara il numero uno della compagnia di Doha che ha acquisito il 49% dell’ex Meridiana – sarete orgogliosi di noi: porteremo nel mondo la vostra bandiera mentre altri vettori volano via».
Air Italy sceglie Malpensa per riuscire laddove Alitalia ha fallito miseramente, lasciando dietro di sé solo macerie. «Il nuovo hub di Air Italy è Malpensa» esordisce senza giri di parole Al Baker. «La nostra ambizione è semplice, diventare la principale compagnia aerea italiana. Il popolo italiano merita i più alti standard di servizio, di prodotto, di aerei e di ospitalità».
A vent’anni dall’inaugurazione della “grande Malpensa”, e a dieci dallo scellerato dehubbing dell’ex compagnia di bandiera, è quasi una storia che riparte da capo. «Si apre un nuovo capitolo di una lunga storia di successo» afferma il presidente di Air Italy Francesco Violante, richiamando fin troppo chiaramente quella “svolta” di cui il presidente Sea Pietro Modiano ha recentemente parlato presentando il bilancio 2017 della società. «È un momento storico, l’inizio di una nuova era per l’aviazione civile italiana» introduce la cerimonia di benvenuto Andrea Andorno, chief commercial officer di Air Italy, dopo il primo atterraggio del nuovo Boeing sulla pista di Malpensa (a bordo anche gli ambasciatori italiano in Qatar Pasquale Salzano e qatariota in Italia Abdulaziz bin Ahmed Al Malki Al Jehni), “battezzato” con i getti d’acqua dei Vigili del Fuoco e accolto dalle note di “O mia bela Madunina”.
Un’altra storia per Malpensa, ribadisce il presidente Modiano: «Un momento storico per l’aviazione civile italiana e per questo aeroporto che accoglie un grande progetto, mettendo a disposizione le professionalità e la forza di un territorio con grandi prospettive davanti a sé». Il numero uno di Sea ci crede: «Faremo di tutto perché sia la storia esemplare di una nuova compagnia di bandiera, per farla vivere, crescere e prosperare in un’area tra le più dinamiche e promettenti di questo continente». Il primo ad esserne consapevole è proprio “His Excellency” (Sua Eccellenza) Akbar Al Baker, che spiega così le motivazioni di questo importante investimento: «Milano – afferma il Ceo di Qatar Airways – è la capitale economica d’Italia, situata nella parte settentrionale del Paese, che è il polo industriale. Ecco perché abbiamo deciso di stabilire il nostro hub proprio qui per approvvigionare l’utenza del Nord Italia, ma senza dimenticare Roma, che è la capitale d’Italia e che ha a sua volta bisogno di servizi a lungo raggio». Malpensa, sottolinea Al Baker, è «il cuore» del progetto di Air Italy, ma senza sterili competizioni tra Milano e Roma, tanto che la sponsorizzazione della Roma è «una coincidenza perfetta» rispetto allo sbarco del primo aeromobile a Malpensa. Perché è l’Italia l’obiettivo: «Volevamo che questa compagnia fosse associata all’Italia – aggiunge il “boss” della compagnia – vogliamo far crescere questa compagnia, servire l’Italia che è l’unico Paese tra le maggiori potenze europee che non è connesso con il mondo: abbiamo trovato questa grossa opportunità per investire qui. È un giorno storico, una grande pietra miliare per il Qatar per mostrare che supportiamo l’Europa».
Milano batte Roma Grazie Madonnina
Milano caput mundi. Anzi Milano – intesa come Malpensa – “cuore” del progetto di espansione lanciato da Sua Eccellenza Akbar Al Baker, CEO di Qatar Airways. La banda intona “O mia bela Madunina” quando le autorità scendono dalla scaletta del primo Boeing 737 Max in nuova livrea Air Italy: il granata del Qatar viene avvicinato al verde un po’ smorto dell’Italia in un tricolore inconsueto ma con il quale i viaggiatori inizieranno presto a familiarizzare perché i progetti della nuova compagnia sono ambiziosi. Molto ambiziosi. A Malpensa ieri è andato in scena «il primo capitolo di una lunga storia», sempre a giudizio di Al Baker. Anzi: «Un momento storico per la storia dell’aviazione italiana e per questo aeroporto». Parola del presidente di Sea Pietro Modiano che si rende conto della portata epocale di quel che sta succedendo. Eppure non sono passati molti anni da quando si parlava dello scalo della brughiera come di una delle tante promesse non mantenute di questa Italia troppo spesso cialtrona e sprecona. E’ successo, invece, che i fatti abbiano smentito le più oscure previsioni, grazie a un semplice fattore che è quello del mercato. Un territorio come quello del Nord Italia non può fare a meno di un aeroporto forte e competitivo. E’ un occasione di sviluppo per tutti. Gli arabi l’hanno capito al volo portando qui, grazie a qualcosa che è molto più della semplice Nuova Meridiana, i dollari del petrolio. E dimostrando che le buone idee imprenditoriali possono provare a battere i carrozzoni e le rendite di posizione, la peggior politica e l’incapacità di rinnovarsi. La lezione di Air Italy, dunque, è una lezione all’Italia partendo da quel Nord troppo spesso inascoltato a Roma. Ma sono i fatti a premiarlo. “O mia bela Madunina” (tanto cara ai musulmani) può riprendere a suonare.
Venti aerei nei prossimi tre anni
Taglio del nastro e nuove uniformi, a Malpensa è il giorno di Air Italy, che presenta il primo Boeing arrivato da Everett (Seattle). «Volo emozionante» lo definisce il presidente della compagnia Francesco Violante, che rivela come ci sia «molto interesse anche negli Stati Uniti per il nuovo vettore». Quello atterrato ieri a Malpensa è il primo dei venti nuovi Boeing 737 Max che verranno consegnati nei prossimi tre anni. Sono in tutto 50 i nuovi velivoli che entreranno nella flotta di Air Italy entro il 2022, per sostenere un piano industriale che prevede di far volare dieci milioni di passeggeri. Sempre Boeing, presente ieri con il presidente italiano Antonio De Palmas, fornirà ad Air Italy anche i 787 Dreamliner che dal maggio 2019 entreranno nella flotta, in sostituzione degli Airbus A330-200 conferiti da Qatar Airways, per coprire i collegamenti intercontinetali. I nuovi 737 Max, configurati con 14 posti business e 168 economy, serviranno, come spiega il chairman di Alisarda e AQA Holding Marco Rigotti, «a costruire la rete di feederaggio tra Malpensa e le principali città italiane, che va ad aggiungersi alla rete di collegamenti da Malpensa e a quella stagionale da Olbia». A maggio Air Italy ha aperto le rotte domestiche che collegano Malpensa con Fiumicino, Napoli, Palermo e Olbia, a cui si aggiungeranno Catania e Lamezia Terme, rispettivamente dal 1° luglio e dal 1° settembre. Il network, già forte sul fronte delle destinazioni verso Africa, Caraibi e Russia (Accra, Lagos, Dakar, Mombasa, Il Cairo, Zanzibar, Sharm-el-Sheikh, Mosca e L’Avana), prevede una continua espansione a partire dalle nuove destinazioni intercontinentali: New York (dal 1° giugno), Miami (8 giugno), Bangkok (9 settembre) e Mumbai (30 ottobre), più altre due, ancora da annunciare, entro fine anno. Nel 2019 arriverà anche il rafforzamento del network di corto raggio su Malpensa e il primo volo di lungo raggio da Fiumicino. «Creare la migliore compagnia aerea italiana è l’ambizione – ammette Violante – dobbiamo lavorare con umiltà, dedizione e passione».