La solidarietà verso i lavoratori turchi risuona in piazza Monte Grappa dal palco della Festa del lavoro, attraverso un messaggio indirizzato a un centinaio di loro, incontrati dalla Cgil varesina durante un seminario in Turchia. Sono stati gli stessi operai a chiedere di lanciare un appello pubblico, visto che nel loro paese non avrebbero avuto la possibilità di manifestare liberamente.
A portare questo gesto, simbolico eppure importante, e a scandire le parole in italiano e in inglese è stato Massimo Balzarini della Segreteria Cgil Lombardia, il quale, nel suo intervento, giunto a conclusione del Primo maggio varesino dal titolo “Sicurezza: il cuore del lavoro” organizzato da Cgil Varese, Cisl dei Laghi Como e Varese e Uil Varese, ha ricordato le ancora troppe morti bianche: «Sono passati 136 anni dalle lotte operaie da cui è scaturita questa ricorrenza, eppure esse sembrano ancora attuali», come documentano le tragiche vicende di Marco, Giuseppe, Giancarlo e Arrigo e di tutti coloro che sono stati «accomunati dal destino di andare al lavoro, fare il proprio dovere e non tornare a casa: destino ma non fatalità, perché queste morti non sono mai frutto del caso, ma di precise responsabilità. Non fatalità, ma un attacco profondo alla dignità dell’uomo e al cuore della costituzione».
Lungo il corteo nel centro storico, colorato da striscioni e bandiere e animato da tanti lavoratori e lavoratrici, accompagnati dalla musica della marching band Nema Problema Orkestar e, in chiusura di sfilata, dal coro Rebelde, fondato due anni fa per portare in giro per la provincia un repertorio di canti anarchici e altri brani ispirati alle lotte operaie.
Diverse le autorità presenti tra cui il consigliere regionale Samuele Astuti, l’ex deputato Daniele Marantelli, il consigliere provinciale Luca Paris, il consigliere comunale Enzo Laforgia, gli assessori comunali Dino De Simone e Roberto Molinari e il sindaco Davide Galimberti che ha sottolineato l’importanza «di essere presenti qui oggi – ha dichiarato -, come è fondamentale l’impegno contro gli incidenti sul lavoro e tutto ciò che favorisce prevenzione e possibilità di occupazione. Il Comune è in prima linea nel cercare di creare occasioni di lavoro attraverso iniziative in corso, dal parcheggio di via Sempione all’intervento sulla ex caserma Garibaldi».
Unanime la soddisfazione dei tre segretari generali dei sindacati per la riuscita della giornata: «Varese riconferma la sensibilità al tema e una grande partecipazione – affermano congiuntamente Umberto Colombo, Adria Bartolich e Antonio Massafra – abbiamo centrato il tema, la sicurezza. Nel nostro territorio, dagli ultimi dati ufficiali, c’è in realtà una diminuzione degli incidenti sul lavoro: siamo a 9mila contro i 14mila di dieci anni fa, ma abbiamo visto, dall’inizio del 2018, un intensificarsi degli infortuni, alcuni anche gravi. Perciò noi dobbiamo insistere, a maggior ragione visto il qualche segnale di ripresa economica e produttiva, nel far capire alle imprese che non ci deve essere solo il rispetto burocratico della legge ma bisogna lavorare tanto sulla prevenzione».