Dici Amaplast e subito ti rendi conto che dietro l’Associazione nazionale costruttori macchine e stampi per materie plastiche e gomma, presieduta per il terzo anno consecutivo da Alessandro Grassi, patron della Frigosystem di Caronno Pertusella, c’è una delle eccellenze dell’industria del “made in Varese”. «La metà delle imprese del nostro settore – 170 aziende associate per oltre 9 mila dipendenti e quasi 4,7 miliardi di euro di fatturato – si trova in Lombardia, e la realtà più importante, assieme a quello di Milano, è rappresentata proprio dal Varesotto, un distretto storico, in molti casi figlio della riconversione delle aziende meccaniche legate al settore tessile, in cui spiccano marchi importanti e di prestigio come Comerio Ercole e Bandera di Busto Arsizio o Macchi di Venegono Inferiore», spiega il direttore generale dell’associazione confidustriale Mario Maggiani.
«Il nostro settore è fresco reduce da un 2017 da record: la produzione è aumentata del 10%, le importazioni del 16% e le esportazioni del 12%. A proposito di esportazioni, il 70% del fatturato delle nostre aziende è rappresentato proprio dalla voce export. Un export a tutti gli effetti globale: più della metà va in Europa, in primis in Germania, Francia e Polonia; mentre il resto va suddiviso tra Americhe (20%tra Usa, Messico e Brasile), Asia (15% con la Cina a fare da capofila) e Africa (5% tra Paesi del Nordafrica, Sudafrica, Kenya e Nigeria)», continua Maggiani, che è anche l’amministratore delegato della fiera di settore, cioè Plast, interamente finanziata da Amaplast. Quest’anno, la fiera a cadenza triennale, giunta alla sua 18esima edizione, in programma dal 29 maggio all’1 giugno nei padiglioni di FieraMilano a Rho, è stata inserita in un nuovo progetto espositivo, ribattezzato “The Innovation Alliance”, che la vede abbinata in contemporanea ad altre quattro manifestazioni unite da una forte logica di filiera.
Un evento di portata internazionale, dove oltre un migliaio di espositori (il 40% dei quali stranieri) si interfacceranno con un parterre di non meno di 150 mila persone. «”Plast” riflette quelle che sono le tendenze dell’industria delle materie plastiche – chiosa Maggiani -. Penso all’economia circolare e al riciclo, alla problematica della riduzione dello spessore in ottica minor consumo, e alla digitalizzazione delle nostre fabbriche fedeli alla logica dell’industria 4.0».