L’utile netto in decollo E ricavi a otto miliardi

La Prealpina - 04/11/2016

Leonardo-Finmeccanica ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un risultato netto positivo per 353 milioni di euro (includendo la plusvalenza sulla cessione di Fata), in crescita del 121% rispetto ai 160 milioni dei primi nove mesi del 2015. Il risultato netto ordinario è positivo per 343 milioni (+129%) e i ricavi ammontano a 8,034 miliardi, in calo del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Lo si legge in una nota del gruppo diffusa al termine del Consiglio di amministrazione che ha esaminato e approvato all’unanimità i risultati al 30 settembre. Il gruppo statale include i due gioielli della provincia con le ali, l’ex Alenia Aermacchi di Venegono Superiore e l’ex AgustaWestland di Samarate.

Gli ordini, pari a 15,504 miliardi, registrano un aumento del 99% rispetto ai primi nove mesi del 2015, in particolare per effetto dell’acquisizione del contratto per la fornitura di 28 velivoli Eurofighter Typhoon firmato il 5 aprile con il Ministero della Difesa del Kuwait. Il rapporto “book-to-bill” si attesta pertanto al livello «straordinario» – evidenzia la nota – di 1,9. Mentre il portafoglio ordini risulta pari a 34,589 miliardi (+23%), assicurando una copertura pari a circa due anni e mezzo di produzione equivalente.

L’Ebitda è positivo per 1,193 miliardi (+1,6%) e l’Ebitda margin, pari a 14,8%, risulta in crescita di 180 punti base rispetto al 13% dei primi nove mesi del 2015. L’Ebita è positivo per 746 milioni, in linea con i 745 milioni. L’Ebit è positivo per 631 milioni (+5,3%), e cresce anche l’Ebit margin (a 7,9%). Infine, in miglioramento l’indebitamento netto di Gruppo, pari a 3,890 miliardi (-27%).

Il miglioramento dell’utile netto ordinario, si legge nella nota, è dovuto alla ridotta volatilità degli oneri sotto Ebita e alla riduzione degli oneri finanziari.

«I primi nove mesi dell’esercizio – spiega il Gruppo – evidenziano per Leonardo-Finmeccanica risultati di particolare rilievo, sia sotto il profilo commerciale che economico-finanziario, pur in presenza di difficoltà in alcuni mercati di riferimento, tra cui quello civile degli elicotteri, e cambio significativamente negativo (con particolare riferimento al tasso di cambio sterlina/euro conseguente al referendum sulla Brexit)». «Le azioni di efficientamento messe in atto sui processi produttivi ed industriali in aree di business che nel passato avevano manifestato significative criticità, unitamente agli effetti della razionalizzazione del perimetro delle attività e del portafoglio prodotti – prosegue la nota -, hanno infatti determinato un progressivo riposizionamento del Gruppo, tale da garantire, pur in presenza delle citate difficoltà, il rispetto dell’obiettivo di crescita della redditività posto alla base del Piano Industriale».