Low cost , da UK in volo verso Malpensa?

La Prealpina - 02/07/2016

Tra gli scenari catastrofici previsti con la Brexit, c’è qualcuno che rischia pure di guadagnarci. Malpensa? È ancora presto per dirlo, ma l’uscita dalla Gran Bretagna sta creando i presupposti per avvicinare ancora di più le due principali low cost europee (easyJet e Ryanair) allo scalo varesino.

QUI EASYJET

L’indiscrezione di stampa porta la firma di Sky News: secondo cui il vettore britannico avrebbe avviato colloqui con gli enti regolatori dei principali Paesi europei per spostare il proprio quartier generale dal Regno Unito. Dove? Attualmente non è noto, ma è inevitabile che Malpensa, seconda base di easyJet con oltre 6,5 milioni di passeggeri (alle spalle soltanto di Londra) possa ambire a diventare la nuova sede della società. Secondo la rete tv sarebbe stato proprio l’amministratore delegato, Carolyn McCall, a segnalare in alcune riunioni private che un trasferimento della sede sarebbe quasi inevitabile dopo l’esito del referendum del 23 giugno. EasyJet però smentisce categoricamente. «Non c’è in programma di spostarsi da Luton, la nostra casa da vent’anni», ha riferito un portavoce della compagnia spiegando che il vettore aereo ha comunque «avviato un processo formale di acquisizione di un certificato di operatore aereo nell’Unione europea».

QUI RYANAIR

Il vento della Brexit potrebbe portare nuove possibilità di investimento a Malpensa anche per Ryanair, di casa in brughiera dallo storico sbarco del primo dicembre scorso. La regina delle low cost è oggi presente soltanto con nove collegamenti. Non è una scelta, spiegò otto mesi fa il direttore Sales and Marketing di Ryanair per l’Italia, John Alborante, ma l’effetto inevitabile di un sistema strozzato da oltre 1700 rotte al giorno servite in tutta Europa che, materialmente, non consente di avere aerei a disposizione per incrementare il proprio network a Malpensa. Ora però, come conseguenza diretta del “leave”, la casa madre irlandese ha deciso che quindici dei cinquanta nuovi Boeing in arrivo nella flotta e inizialmente destinati ad avere come base la Gran Bretagna, verranno spalmati tra Italia, Spagna, Grecia, Germania e altri mercati. Malpensa è pronta ad accoglierli.

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