Ieri, ore 9.30, all’83 di Bermondsey Street, Londra. Il Fashion and textile museum finalmente spalanca le porte alla stampa per l’anteprima della mostra “Missoni Art Colour” proveniente dal Maga di Gallarate.
L’Ftm, decisamente più piccolo del museo di via De Magri, ma altrettanto vivace e dinamico, è stato fondato dalla fashion icon e creatrice dello stilepunk Zandra Rhodes nel 2003 come parte del Newham College London. Non solo: è l’unica sede museale in Inghilterra interamente dedicato alle innovazioni e ai cambiamenti della moda contemporanea. Ora – con l’inaugurazione delle 18 e l’apertura al pubblico – è anche il primo museo estero a ospitare una mostra sul rapporto tra la maison Missoni e l’arte del ventesimo secolo.
E che sia un evento si capisce dalle presenze alla conferenza stampa mattutina. Ci sono: il direttore del Ftm, Celia Joicey; Rosita, Angela e Luca Missoni; la stessaZandra Rhodes; lo storico dell’arte e co-curatore della mostra Luciano Caramel; il sindaco gallaratese Edoardo Guenzani; per il Maga il presidente Giacomo Buonanno e la direttrice e co-curatrice della mostra Emma Zanella. Al tavolo dei relatori presenzia, inoltre, anche Stuart McCullough, managing director della Woolmark Company, sponsor della mostra. Oltre cento giornalisti della stampa internazionale, tra i quali anche Federico Bianchi che è il responsabile dell’ufficio stampa dell’amabasciata italiana, prima ascoltano e poi ammirano in anteprima l’esposizione avvolti dall’opera musicale di Pietro Pirelli appositamente realizzata e soprattutto dai colori degli abiti e degli arazzi che seguono pressapoco lo stesso percorso visto al Maga.
«Questa è la prima esposizione importante in Inghilterra per esplorare l’icona Missoni», afferma Celia Joicey. «L’unione tra arte e moda è sempre elettrizzante e questa mostra sottolinea l’importanza del dialogo tra gli artisti italiani del dopoguerra, i designer e l’industria. È un privilegio per il Fashion and textile museum essere il primo luogo oltre mare a ospitare “Missoni Art Colour”, riconfermando Londra come una citta` della moda e un polo di cultura».
Dal canto suo, il sindaco Guenzani porta i saluti della città. E aggiunge: «Sono orgoglioso che Gallarate e il suo museo siano proiettati in una dimensione europea che valorizza sia il Maga sia la maison Missoni, simbolo della creatività italiana». Quindi, Zanella spiega le origini di quel moderno polo museale nato dalla cinquantenaria esperienza della storica Galleria civica d’arte moderna e della sua prestigiosa collezione dalla quale provengono i dipinti e le sculture esposte all’Ftm. Mentre i Missoni si dichiarano «entusiasti di celebrare il linguaggio nuovo che Ottavio e Rosita hanno creato e di aver contribuito alla realizzazione di una mostra che non è una retrospettiva ma uno sguardo sull’oggi». In particolare Luca Missoni, direttore dell’Archivio dell’azienda, sottolinea: «Tutte le creazioni dagli anni Cinquanta a oggi hanno in commune una prorompente energia, che si manifesta nella costante innovazione alla ricerca di uno stile non tradizionale».
Alle 18 viene tagliato il nastro. Ci sono 300 ospiti dell’Ftm. Tra loro l’ambasciatore italiano a Londra Pasquale Terracciano. Dunque, la mostra è ufficialmente aperta: sarà visitabile dal pubblico a partire dal 6 maggio.