C’è un’ondata tecnologica che si aggira per l’Europa e sta trasformando la produzione industriale. Si tratta di Industria 4.0, definizione che introduce la quarta rivoluzione industriale, espressione di una potenzialità tecnologica in grado di cambiare per sempre la produzione e con essa il lavoro e la sua organizzazione. Questa nuova ondata non sta investendo tutti i settori manifatturieri, ma dove è arrivata ha creato una discontinuità la cui lettura e analisi possono essere molto utile nell’orientare le prossime mosse. (INDUSTRIA 4.0)
PIU’ TECNOLOGIE ABILITANTI – La prima grande discontinuitàdell’industria 4.0, rispetto alle tre precedenti rivoluzioni industriali caratterizzate dalla macchina a vapore, da quella elettrica e dal computer, consiste nel fatto che ci sono più tecnologie abilitanti. Si va dalla produzione additiva tipica delle stampanti 3D a Internet delle cose (Iot), passando per la realtà aumentata fino ai nuovi materiali, come il grafene. Queste diverse tecnologie impattano sull’organizzazione dell’impresa, non solo nel settore industriale ma anche in quello artigianale.
L’ITALIA SEMBRA IN RITARDO, MA NON LO È – Il termine industry 4.0è stato coniato nel 2011 in Germania, alla fiera di Hannover, dove il governo tedesco annunciò il piano di investimenti per sostenere gli imprenditori “rivoluzionari”. Il piano italiano è arrivato 5 anni dopo, ma molte imprese, come spesso accade nel Belpaese, si erano già organizzate da tempo. Fca di Pomigliano d’Arco, Luxottica, Ferrero, BTicino e Barilla, per fare alcuni esempi di scuola, sono realtà che utilizzano network globali condivisi, convivendo in un sistema locale con piccoli artigiani creativi, già in grado di utilizzare la stampa 3D.
INDUSTRY 4.0 è GLOCAL – L’edizione 2016 del festival Glocal News che si terrà dal 17 al 20 novembre a Varese affronterà questo tema cruciale per l’economia italiana in un incontro che si terrà venerdì 18 novembre dalle ore 18 alle 20 presso la Sala Campiotti della Camera di Commercio (piazza Monte Grappa 5) a cui partecipano: Annalisa Magone, giornalista, presidente del centro di ricerca “Torino Nord Ovest“, Luigi Caricato, direttore comunicazione di Bticino (Gruppo Legrand), Luca Spada, ceo di Eolo, internet provider, Alessandro Ballerio, amministratore delegato di Elmec Informatica, azienda leader nei servizi di rete e nelle infrastrutture informatiche, e Mauro Colombo, direttore di Confartigianato imprese Varese.