L’idrogeno è il futuro a partire dall’aeroporto

La Prealpina - 19/09/2023

Un progetto ambizioso, che sarà sviluppato in più fasi, che guarda a un futuro sostenibile e che rappresenterà un’eccellenza tecnologica e scientifica.

È stato presentato ieri a Volandia, territorio di Somma Lombardo, Hydrogen Valley Malpensa: una valle dell’idrogeno nell’area dell’aeroporto nella brughiera, la prima in Italia – nonché una delle prime in Europa – in ambito aeroportuale, che mira a far diventare l’area della scalo intercontinentale un distretto in cui si produce e si consuma energia ricavata dall’idrogeno green.

Grazie a tecnologie all’avanguardia sarà possibile realizzare un ecosistema che realizza tutta la filiera dell’idrogeno, dalla produzione allo stoccaggio, dal trasporto al consumo.

L’iniziativa, ideata e promossa dal Comune di Busto Arsizio e di cui è coordinatore RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, e vede come partner Confindustria Varese, e Sea, la società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate, fornirà l’energia prodotta dall’idrogeno per movimentare i mezzi che vengono usati nella piazzola dell’aeroporto e anche le realtà industriali del territorio.

Lo sviluppo di questo progetto sarà, infatti, da supporto alla crescita sostenibile di Malpensa e alla transizione green dei cluster industriali del Varesotto: l’obiettivo è porre le basi per l’utilizzo di idrogeno negli aeroporti contribuendo dunque alla decarbonizzazione del settore ed estendendo i benefici anche ai comparti manifatturieri, in primis quelli più energivori.

La Hydrogen Valley Malpensa – definita tecnicamente TH2ICINO, Towards H2ydrogen Integrated eConomies In NOrthern Italy – è un progetto cofinanziato dalla Comunità Europea che inizia ora e terminerà a settembre 2027: la finalità è individuare e applicare soluzioni tecniche per adattare mezzi aeroportuali a questa fonte sostenibile. Questo permetterà di proseguire con la decarbonizzazione dello scalo, obbiettivo che Sea persegue da tempo.

In parallelo, saranno studiate le soluzioni adatte – in tandem con le aziende che producono aerei – per creare un sistema per assicurare il rifornimento di idrogeno ai veicoli aeroportuali.

La valle dell’idrogeno di Malpensa è un tassello per il raggiungimento della transizione energetica, cioè il passaggio dall’utilizzo di fonti energetiche ad alta impronta carbonica a fonti a basse emissioni. Inoltre, il suo sviluppo avrà molti benefici: oltre a incentivare la decarbonizzazione permetterà di arrivare all’indipendenza energetica, di migliorare la qualità dell’aria, di sviluppare ricerca e nuove competenze, di creare posti di lavoro e di incentivare la crescita economica.

Sarà poi da modello di riferimento anche per altri scali, traducendo l’esperienza maturata nel progetto in una linea guida tecnica, detta Master Planning Tool (MPT), per la pianificazione degli step di realizzazione di una hydrogen valley anche in altre località.

Insomma, il centro produttivo che sorgerà a Malpensa – ancora da individuare il luogo esatto – è una sfida scientifica e tecnologica finalizzata a introdurre la tecnologia dell’idrogeno per rendere il trasporto di passeggeri e merci sempre più green, ma anche nel tessuto imprenditoriale del territorio così da avere un ulteriore strumento per essere sempre più sostenibili.