L’identikit dei turisti

La Prealpina - 23/09/2022

ali turisti stranieri hanno visitato Varese, per un massimo di due giorni, nei primi sette mesi del 2022? Svizzeri per il 14,4%, francesi per il 12,4%, tedeschi per l’11,3%, albanesi per il 9,5% e spagnoli per il 7,5%. Qual è l’età dei turisti? Gli ultrasessantenni prediligono Luino, così come chi ha 20 anni o meno, mentre chi ha tra i 40 e i 60 anni sceglie Saronno. E quali sono le porte di accesso al territorio? Quasi uno straniero su tre passato da Varese ci è arrivato dall’aeroporto di Malpensa. Sono solo alcuni dei numerosi dati messi in fila da uno studio intitolato “Il turismo nelle nostre città – La fotografia di oggi per crescere ancora domani”, che è stato realizzato da Confcommercio Varese, Liuc e Camera di Commercio, e che spiega a istituzioni e semplici cittadini “cosa dicono i big data sulla provincia di Varese”. Big Data che sono quelli di Vodafone Analytics rielaborati da Massimiliano Serati e Alessandra Centinaio dell’università Liuc di Castellanza. Con una conclusione che coincide con quella di altre rilevazioni: nell’estate 2022 gli arrivi dei turisti, italiani e stranieri, sono tornati in provincia di Varese ai livelli pre-pandemia, con punte di eccellenza a Luino e nel capoluogo, dove quei livelli sono stati superati.

Tutto si basa sulle connessioni dei cellulari alle celle telefoniche del territorio. Naturalmente non tutti hanno un telefonino con sim Vodafone, ma ieri, durante la presentazione dello studio nella sede di Confcommercio Uniascom, i responsabili di Analytics hanno spiegato che a partire dal 30% sul totale rappresentato dai clienti di Vodafone, si arriva a “fotografare” i movimenti del 98% della popolazione grazie ad algoritmi scientifici. Nessun timore di un grande fratello che ci spia mentre siamo in vacanza, inoltre: tutti i dati sono infatti anonimizzati e comunque vengono seguiti gli spostamenti non del singolo possessore di cellulare, ma di gruppi costituiti da almeno 30 persone.

«Il nostro studio, realizzato con Liuc e Camera di Commercio – ha spiegato ieri Rudy Collini, presidente di Confcommercio Uniascom Varese – ha elaborato una grandissima quantità di dati e ci permette di esaminare i flussi turistici in provincia con uno straordinario livello di dettaglio, dato che possiamo dire come si sono spostati i visitatori e quanto sono rimasti nei nostri territori, distinguendoli anche per sesso ed età. Siamo partiti dal 2019 e quindi abbiamo coperto il periodo pre-pandemia, durante e post. Con cinque focus su cinque zone della provincia, Varese, Luino, Gallarate, Busto Arsizio e Saronno. Nel 2022 le presenze turistiche sono tornate ai livelli del 2019 e questo significa che l’attrattività del territorio c’è: per migliorare ancora adesso c’è questo strumento che darà indicazioni molto precise a terziario e istituzioni per il futuro, anche nell’ottica degli investimenti garantiti dal Pnrr».

Di un «lavoro imponente» ha poi parlato Massimiliano Serati, professore associato di Politica Economica e direttore della Divisione Ricerca della Liuc Business School, che ha sottolineato la «tempestività» delle rilevazioni – «Possiamo fornire i dati di luglio, cosa che la statistica non potrà mai fare» – e anche la «capillarità» dello studio – «possiamo profilare i turisti per età e sesso, e dire dov’erano in certi giorni e addirittura in certe fasce orarie, elementi utilissimi per la preparazione e l’organizzazione di eventi. Questa è una nuova frontiera, è il futuro».

Alla presentazione hanno partecipato sindaci e vicesindaci della città interessate dallo studio e anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha parlato di «approccio giusto» alla questione turistica: «Si tratta di studiare il territorio da questo punto di vista in modo scientifico: una volta si pensava che non fosse necessario fare nulla per il turismo, perché eravamo il Paese più bello del mondo, per poi scoprire a fine stagione che invece qualcosa andava fatto. Oggi grazie al ministro del Turismo Massimo Garavaglia e alla Regioni la situazione sta cambiando, ci sono grandi possibilità per quanto riguarda il rapporto tra sport e turismo, ad esempio, e per quanto riguarda Varese c’è la ritrovata balneabilità del lago. Con il giusto approccio scientifico la crescita della Lombardia in campo turistico ci sarà». Mentre il presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi ha spiegato che «partire dai numeri» è fondamentale: «I numeri ci dicono che il territorio piace e piace anche agli investitori».

Infine nel mare magnum dei dati forniti dallo studio, ecco quelli relativi alla crescita delle presenze tra 2021 e 2022 (periodo gennaio-luglio) nelle cinque città della provincia. Per quanto riguarda gli italiani il balzo più forte è stato a Luino (+123%) – a dimostrazione di un effetto della pandemia, e cioè la preferenza per un turismo di prossimità, a corto e medio raggio – mentre per quanto riguarda gli stranieri, di nuovo in testa Luino (+183%), ma con Varese che ottiene il secondo posto con +130%.