Liberty tour: il bus della domenica da 1.600 posti

La Prealpina - 02/08/2016

Un viaggio domenicale che dura da tre anni e che ha trasportato 1.600 visitatori, per il 70 per cento italiani, per il 30 per cento stranieri, francesi, tedeschi e americani: numeri di tutto rispetto per il “Liberty tour” (www.vareselibertytour.it), il progetto di Morandi tour che conta sul patrocinio di Comune e Provincia. Domenica scorsa alla comitiva si sono uniti il sindaco Davide Galimberti e il consigliere Luca Conte, oltre ai rappresentanti dei gruppi Facebook “Amici di Varese” e “Fotografando”. La formula viene riproposta con successo e permette di visitare i luoghi più caratteristici legati all’Art Nouveau e alle testimonianze lasciate nel periodo fra il 1890 e il 1915, dal grand hotel Campo dei Fiori al Palace. «La modalità è simile a quella dei “Sali e scendi” europei, con il pullman che fa tappa nelle diverse località permettendo di arrivare più comodamente in tutti i luoghi d’arte in circa due ore e mezza – spiega la titolare Stefania Morandi -. Si possono superare anche le tre ore quando ci sono molte domande e curiosità da soddisfare. Fra i partecipanti, in questi tre anni, abbiamo visto cittadini di tutto il mondo, anche grazie al collegamento con diverse associazioni internazionali legate al Liberty: un periodo ricchissimo di testimonianze che ha riguardato i monumenti sì ma anche i trasporti, grazie alla nascente borghesia industriale che amava circondarsi di queste creazioni». Un segno di attenzione e curiosità verso la terra dei laghi: durante le uscite, inoltre, non si parla solo del periodo in questione, ma delle origini di Varese, delle sue piazze, del Vellone che era il fiume circolare che ne delimitava i confini. Insomma, una cavalcata di secoli, dalle origini ai giorni nostri.

«È un tour leggero, godibile, ma al tempo stesso molto profondo dal punto di vista culturale e intellettuale – continua Stefania Morandi -. Ci sono tanti eventi in programma per il futuro: il 25 settembre ci sarà una visita speciale alla Lindt e alla Poretti di Induno Olona. A ottobre partiremo con le visite nei cimiteri, per esempio a Giubiano, dove artisti di fama realizzarono veri capolavori nelle edicole funebri».

Un pacchetto che piace ai varesini ma anche ad australiani, sudamericani, cinesi, che possono contare su guide bilingue per poter cogliere ogni particolare su una “chicca” lontana dai grandi circuisti turistici, ma frequentata spesso da chi si trova a Milano e vuole concedersi una gita fuori porta.