Lavoro e impresa si creano in 3D

La Prealpina - 23/06/2016

Sul tavolo dei creativi, fanno bella mostra tibie di plastica, anche in scala, un cuore con valvole coronariche, pure un pupazzetto di Dart Fener, il cattivo di Star Wars. Un viaggio nella futura Silicon Valley varesina non poteva trascurare il laboratorio Smart Up dell’Università Liuc. L’assessore regionale Del Gobbo e il presidente del Consiglio lombardo Cattaneo vi hanno fatto tappa ieri pomeriggio, con complimenti e saluti del rettore Federico Visconti e del direttore Luca Mari. A quest’ultimo l’onore di illustrare le meraviglie che le stampanti tridimensionali possono sfornare, all’insegna di quella Terza Rivoluzione industriale alla quale la rivista The Economist dedicò una copertina: «Nella produzione di beni materiali, l’equivalente di ciò che il computer ha significato nel mondo della comunicazione e dell’informazione sono le schede Arduino e le stampanti 3D. L’obiettivo che cerchiamo di perseguire con questo centro di ricerca è mettere in contatto le aziende con le nuove tecnologie, nella convinzione che non serva sviluppare prodotti ad hoc senza prima adottare ciò che già esiste, piegandolo alle proprie necessità», ha spiegato Mari. Con queste premesse, nel primo biennio di attività, SmartUp ha incontrato circa 700 imprese e coinvolto circa 1.250 studenti, a cui le prime sarebbero felici di dare lavoro, nell’evidenza che le nuove tecnologie applicate all’industria manifatturiera, tanto più se in aziende di piccola e media dimensione, necessitino di personale adeguatamente formato. «Cerchiamo di riavviare l’ascensore sociale partendo dall’imprenditorialità», ha sintetizzato il rettore. Le reazioni dei politici? «Ecco un’università che concretamente innova e fa ricerca a fianco delle imprese. Progetti come questo sposano perfettamente la filosofia che fa da filo conduttore alla definizione della nuova normativa regionale in materia di ricerca e innovazione», è stato il commento dell’assessore. Per Cattaneo, il territorio varesino è «ricco di realtà che hanno uno sguardo proiettato verso il futuro e Smart Up è un esempio. Mettendo in rete le realtà leader nel settore dell’innovazione, sarà possibile creare una Silicon Valley lombarda e, come abbiamo appurato oggi, essa potrà partire da Varese e provincia».