Ai turisti stranieri piace Varese. E agli italiani? Un po’ meno. Recenti dati presentati all’ultima edizione della Bit parlano chiaro: boom del turismo nel Varesotto, ma soprattutto per merito degli stranieri. Resta il fatto che sempre più persone stanno cominciando ad apprezzare un territorio che ha tanto da offrire, ma che forse ancora non sa come presentarlo al meglio. Un trend costante che traccia una linea sulla quale pensare al futuro del turismo made in Va. Se nel 2016 il territorio ha aumentato complessivamente del 2,1% gli arrivi e del 1,7% i soggiorni, la componente estera è risultata quella determinante.
Sul dato di 1 milione e 303mila arrivi, record di sempre, gli stranieri hanno pesato per una quota pari a 774mila persone (+5,4% rispetto al 2016); mentre, per quanto riguarda i soggiorni, saliti nel complesso a 2 milioni e 224mila, l’incremento della percentuale estera è stato del 4,4%. Questo significa che, lo scorso anno, per turismo i cittadini stranieri hanno trascorso in provincia di Varese un milione e 315mila giornate.
I numeri indicano un fenomeno costante che è cresciuto negli anni: tra il 2005 e il 2016 gli arrivi sono passati da 565mila a oltre 1 milione e 300mila. Questo vuol dire una crescita in 11 anni del 131 per cento. Intanto, proseguono i progetti e i tentativi per sviluppare il turismo in provincia, pensando a stranieri ma non solo: dal progetto Tourist Angels che coinvolge oltre 200 ragazzi degli istituti superior al brand Varese #DoYouLake. C’è poi la Varese Sport Commission, che vede nello sport un prezioso strumento di valorizzazione turistica del nostro territorio, con una testimonial d’eccezione: Filippa Lagerbäck nel suo ruolo di ambasciatrice proprio della Varese Sport Commission.
I dati però, elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio e disponibili sul portale statistico OsserVa, dicono anche altro: che a impedire un ulteriore incremento dei flussi turistici in provincia di Varese è stato l’andamento in discesa delle cifre relative agli italiani. Gli arrivi di connazionali sul territorio varesino sono diminuiti infatti del 2,3% su base annua (da 541mila a 527mila), con un decremento anche in termini di giornate di soggiorno (-2%).
Per quanto riguarda invece i Paesi di provenienza dei turisti, dei quasi 56mila soggiorni di stranieri in più registrati nel 2016, oltre 15mila sono riferiti a pernottamenti di inglesi. In crescita anche i soggiorni di turisti provenienti dalla Spagna (+30%) e, seppur con numeri inferiori, dalla Polonia (+43%) e da Israele (28%).
Nella top five delle presenze e considerando l’intero anno 2016, il primo posto è sempre occupato dalla Germania, con 166mila giornate di pernottamento, seguita dagli Stati Uniti, con 120mila, e poi la Cina, la Francia e la Svizzera.