Rivoluzione Equitalia. A partire da Varese: la sperimentazione sulle rate “light” e precompilate, avviata nella nostra provincia, sarà estesa a livello nazionale. Ad annunciare l’arrivo del documento precompilato con il piano di rateazione nella cartella è stata nei giorni scorsi la stessa Equitalia con un “tweet”. La sperimentazione, già attivata nelle province di Varese, Firenze e Lecce, verrà a questo punto gradualmente estesa al resto del territorio nazionale. Un’opzione che rende meno impattanti le cartelle, che sul nostro territorio è già stato sperimentato, con risultati confortanti per l’agenzia. Come funziona? Chi preferisce estinguere il proprio debito con la società di riscossione pagando in modo rateale, non dovrà fare altro che sottoscrivere la proposta e restituirla all’agente di riscossione. Per i debiti fino a 50 mila euro, il beneficio della dilazione è di fatto automatico: il piano viene accordato a semplice richiesta del contribuente (che può trasmettere la domanda anche online), senza necessità di aggiungere ulteriore documentazione. In questo caso, Equitalia concede la rateazione ordinaria fino ad un massimo di 72 rate mensili (sei anni), con importi costanti o crescenti. Per le morosità superiori ai 50 mila euro, invece, è sempre richiesta la certificazione relativa all’Isee del nucleo familiare del contribuente per attestare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica. L’ammissione e il rispetto del piano di rateazione blocca ogni azione coattiva, come fermi amministrative e ipoteche. E dopo il versamento della prima rata, il contribuente già raggiunto dalle ganasce fiscali può chiedere la sospensione degli effetti del fermo, tornando nella piena disponibilità del veicolo. L’amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, nell’audizione alla Camera dei Deputati dello scorso 20 aprile, ha affermato che il gruppo è impegnato nello sviluppo di nuove iniziative che possano «favorire un clima di fiducia nella relazione con i contribuenti». Tra queste anche la parziale sospensione, nel periodo natalizio (tra il 24 dicembre e il 6 gennaio di ogni anno), della notifica degli atti di riscossione, che presto sarà replicata anche durante le ferie di agosto, «come segno di attenzione verso i cittadini». Nel frattempo va ricordato anche che a partire dal primo giugno debutterà l’obbligo di notificare esclusivamente tramite Pec le cartelle di pagamento nei confronti di aziende e partite Iva.