La tanto attesa ripresa dell’economia risulta ancora troppo altalenante per dirsi stabile: secondo i dati dell’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi dell’Unione Industriali di Varese, il terzo trimestre dell’anno mostra un rallentamento rispetto ai tre mesi precedenti. Un nuovo peggioramento congiunturale «in parte legato a motivi stagionali tipici del trimestre estivo – per sua natura meno reattivo – ma che riflette anche l’evoluzione e l’instabilità dello scenario internazionale» spiega l’Ufficio Studi di Univa. Riduzione Anche i dati sul commercio estero varesino riferiti al primo semestre 2016 mostrano una riduzione degli scambi, connessa al peggioramento dello scenario globale: «Si tratta di dati ancora parziali e provvisori e bisognerà comunque attendere la fine dell’anno quando verranno fatti i conti a consuntivo per aver una visione complessiva del commercio internazionale locale». Ma entriamo nel dettaglio dell’analisi. Sotto il profilo della produzione, il terzo trimestre di quest’anno, che comprende dunque anche il periodo estivo, registra un peggioramento rispetto al trimestre precedente: un rallentamento congiunturale nella produzione, riscontrabile in tutti i settori analizzati, in parte legato ad una minor dinamicità del contesto economico globale ed in parte fisiologico essendo il monitoraggio relativo al periodo estivo. Le previsioni a breve, invece vedono un leggero incremento dei livelli produttivi nella parte finale dell’anno. Per quanto riguarda l’andamento del mercato del lavoro, nel periodo analizzato del terzo trimestre 2016 sono state autorizzate oltre 1,5 milioni di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale. Nonostante vi sia compreso nel periodo di rilevazione il mese di agosto, in cui non sono state autorizzate ore, il dato del terzo trimestre risulta superiore del 19,7% rispetto al trimestre precedente, mentre è invece in calo (del -17,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’andamento invece del commercio estero dipende strettamente dallo scenario mondiale che è in crescente difficoltà e l’industria varesina ne risente: l’export nel primo semestre ha raggiunto 4.844 milioni di euro, in riduzione del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2015. Mercato europeo A livello di mercati tiene l’export con destinazione i Paesi Ue (+1%) ed è in crescita l’Asia Centrale (+60,6%), grazie al traino delle esportazioni varesine in Cina dei macchinari e dei mezzi di trasporto. In aumento anche le vendite in Oceania: +44%. Scendono, invece, i Paesi europei extra-Ue (come Svizzera e Russia), America Settentrionale (-12,2%) e America Centro-Meridionale (-9,7%). Ancor più marcata la discesa in Medio Oriente (-32,6%) e Africa (-33%). n