La notte della sosta

La Prealpina - 28/03/2017

Si è aperta con la discussione del Piano della sosta la maratona del Consiglio comunale verso l’approvazione del bilancio.

Si tratta di un provvedimento con cui aumenteranno le tariffe e soprattutto si tingeranno di blu i parcheggi nei quartieri di Biumo, Casbeno e Giubiano, dove aumenteranno gli stalli a pagamento. Il dibattito è partito con la relazione dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati: «Senza colpevolizzare chi usa l’auto – ha affermato – offriamo loro valide alternative, che oggi non ci sono e avvicineremo Varese alle città europee, con meno veicoli a intasare il centro, che tanto apprezziamo quando visitiamo. Esempi: i bus e gli abbonamenti per lavoratori e pendolari a basso costo, la gratuità per le auto elettriche e ibride, l’incentivazione di parcheggi sotto utilizzati come via Verdi, via Sempione, via Luini, via San Francesco e piazza Repubblica. Vogliamo un maggiore utilizzo del trasporto pubblico e quindi una mobilità più sostenibile».

Dopo la relazione, sono partite le critiche e gli attacchi dell’opposizione.

A cui si è aggiunta quella di Mauro Gregori, consigliere di maggioranza della Lista Galimberti, che ha annunciato la propria contrarietà al piano della sosta: «E’ confuso e contraddittorio – ha scandito – perché si afferma di disincentivare l’auto e poi si creano settanta posti gratuiti per venti minuti in centro e si concede l’abbonamento gratuito ai residenti. Insomma, chi abita in centro o viene la sera a divertirsi, otterrà vantaggi economici, così come il sindaco, gli assessori e i dipendenti comunali che sostano gratis, mentre chi ci lavora dovrà pagare un abbonamento costosissimo, con cui si mangerà gli 80 euro concessi da Renzi in busta paga. Siamo al paradosso».

Il primo a dare voce alle minoranze è state Fabio Binelli: «Sono contro innanzitutto – ha commentato il capogruppo della Lega nord – perché il parcheggio di interscambio alla Schiranna si trova fra i 50 e i 150 metri da corridoi ecologici di interesse Sic e Zts. Inoltre, i venti minuti di sosta gratuita previsti in alcuni stalli e la possibilità per i lavoratori di parcheggiare in via Verdi e via Sempione, incentiveranno ulteriormente la presenza e la ricerca di un parcheggio in centro e non il contrario. Infine dalla zona sud, cioè laddove vi sono i maggiori problemi di ingresso in città, non è previsto nulla». In sintesi, per l’opposizione il Comune vuole semplicemente «fare cassa» con i parcometri. O come ribadito dal consigliere leghista Marco Pinti: «Il varesino vede che prima il parcheggio era gratis e ora pagherà».

E ancora: «Gli automobilisti – ha sottolineato il segretario del Carroccio Carlo Piatti – pagheranno dappertutto. In compenso Palazzo Estense incasserà 4 milioni di euro, presi dalle tasche dei cittadini».

Per Simone Longhini, capogruppo di Forza Italia: «L’aumento esorbitante delle tariffe metterà in difficoltà i turisti che vorranno visitare la città».

Mentre Luca Boldetti, consigliere della Lista Orrigoni ha sottolineato come «i parcheggi di scambio non hanno senso, perché non siamo a Milano, dove la metro o il tram passano ogni cinque minuti».

A difendere il piano presentato da Civati e condiviso da sindaco e assessori sono intervenuti Luca Paris, Francesca Ciappina ed Enzo Laforgia, che hanno applaudito gli incentivi alla mobilità sostenibile, con il segretario cittadino del Pd che ha annunciato l’interesse dei Comuni di Induno Olona, Casciago, Azzate e Lozza per un’estensione del Piano sosta al loro territorio.

«I lavoratori – ha concluso Civati, replicando – non sono colpiti: oggi l’alternativa è pagare tantissimo o subire una sanzione. Col nuovo piano non sarà così perché avranno delle alternative. E infine: se volevamo fare cassa, avremmo alzato di 20 centesimi e mantenuto il pagamento serale e in pausa pranzo, come avvenuto in passato».

Poi, a tarda ora, il dibattito si è spostato sulla raffica di emendamenti, ultimo passaggio prima del voto dell’aula.