La Lega Nord recupera Galli È al vertice di Prealpi Servizi

La Prealpina - 28/07/2016

Avvicendamento alla presidenza di Prealpi Servizi, la società partecipata dalle tre ex municipalizzate di Varese, Busto Arsizio e Gallarate più i vecchi consorzi ecologici, che gestisce i depuratori della rete idrica provinciale e diversi acquedotti del Varesotto. Al dimissionarioAntonio Colombo subentra Dario Galli, l’ultimo presidente leghista di Villa Recalcati, curriculum di prestigio in Parlamento e in alcuni Cda di importanti aziende nazionali, nome di primo piano della politica locale che sembrava finito nel limbo.

Invece rieccolo comparire in un ente soltanto all’apparenza di secondo piano nel panorama pubblico varesino; un ente che, in verità, egli non ha mai sostenuto quando era a capo dell’amministrazione provinciale e che, ora, si ritrova a gestire. Per “chiudere” Prealpi Servizi, Galli varò una newco, Alfa, destinata in prospettiva e per legge ad occuparsi dell’intero ciclo dell’acqua, dalla captazione alla distribuzione, dalla depurazione fino allo smaltimento.

Scelta che all’epoca generò pesanti polemiche nel centrodestra: Forza Italia ne avrebbe invece voluto la continuità con l’affidamento dei compiti poi demandati alla newco. Oggi Alfa c’è con l’organigramma, composto da tecnici e non da componenti di espressione partitica; sotto il controllo di Villa Recalcati, passata nelle mani del centrosinistra, è però attiva in modo parziale con l’assorbimento delle sole reti idriche di Gallarate e Busto Arsizio; in altre parole, non è ancora decollata come invece avrebbe dovuto.

«Si trova in una situazione di pericoloso stallo» affermano dal Cda di Prealpi Servizi che, appunto, dovrebbe alla fine confluire anch’essa nella newco. Ma quando? E come? Nel frattempo, Prealpi continua nella propria mission. Antonio Colombo, già direttore dell’associazione degli industriali di Varese, si è dimesso in modo repentino. Nella lettera in cui comunica di abbandonare l’incarico pare non abbia scritto alcuna motivazione ufficiale. Certo è che Prealpi Servizi attraversa un momento di turbolenze ai diversi livelli, gestionali, politici e persino giudiziari (basti ricordare l’inchiesta per un incidente mortale all’ex cartiera di Cairate, della quale è proprietaria). Insomma, non proprio una gita per il consiglio di amministrazione.

Così, partiti e amministrazioni comunali si sono ritrovati a dover scegliere il nuovo presidente da affiancare all’amministratore delegato Marcello Pedroni e agli altri tre componenti. La Lega Nord ha proposto Galli, in accordo con il Comune di Busto Arsizio a cuispetta l’indicazione ufficiale del presidente. Rispecaggio di alto livello, verrebbe da dire. Che il Carroccio provinciale, attraverso il segretario Matteo Bianchi, considera come la conferma della propria autonomia rispetto ai partner di centrodestra e, di pari passo, come la sostenibilità politica dell’alleanza, che oggi, dopo le ultime elezioni, può contare su nuovi equilibri tra i diversi Comuni.

E c’è di più. Tra un anno si rivota per gli esecutivi municipali. Di Dario Galli si dice che possa riproporsi candidato sindaco nella sua Tradate. La presidenza di Prealpi Servizi gli può forse servire come trampolino di lancio, riprendendo un discorso politico interrotto due anni fa con la riforma Delrio e la fine annunciata delle Province.