Là dove c’erano i padiglioni di Expo arriva il Parco della scienza e tecnologia

La Prealpina - 16/09/2016

L’area che ha ospitato Expo a Milano sarà interamente a vocazione scientifica, un Parco della scienza, del sapere e dell’innovazione con investimenti del pubblico e dei privati. Queste le linee guida del Piano strategico di sviluppo e valorizzazione presentato alla stampa da Arexpo, la società pubblica proprietaria delle aree. E Regione Lombardia – ha detto ieri l’assessore al Post Expo, Francesca Brianza, è pronta a investire altri 150 milioni.

Accanto ai due «elementi catalizzatori», i progetti Human Technopole e il campus delle facoltà scientifiche, ci sarà spazio per investimenti privati di aziende leader nei settori high-tech e pharma, operatori sanitari e ospedalieri, eccellenze del made in Italy.

«Arexpo adesso è diventata a tutti gli effetti una società di sviluppo immobiliare pubblica – ha sottolineato l’amministratore delegatoGiuseppe Bonomi -. Nello sviluppo del Parco tecnologico si utilizzerà il modello Expo pubblico e privato». L’area «dovrà essere viva» 24 ore su 24. Nel progetto saranno inserite anche funzioni di collegamento: ci saranno oltre alle imprese e alle realtà che si occupano di ricerca, anche cultura e intrattenimento, impianti sportivi, funzioni residenziali, con housing sociale e residenze universitarie, «il verde sarà diffuso, il vincolo a parco sarà rispettato». Il documento con le linee guida del Piano strategico di sviluppo e valorizzazione di Arexpo sarà presentato all’assemblea dei soci tra il 10 e il 15 novembre. «Da oggi parte un momento di confronto, una fase partecipativa molto importante, per raccogliere suggerimenti e commenti da tutti i portatori di interesse del territorio» ha spiegato Bonomi.