Si dicono “migranti” quelle essenze arboree esotiche che sono diventate parte del nostro paesaggio. Queste piante sono arrivate da Cina, Giappone, Africa e Sud America. A portarle qui sono stati i «cacciatori di alberi», appassionati di botanica che girano il mondo in cerca di alberi sconosciuti o rari. Il tema è stato affrontato lunedì scorso, in comune, nell’ambito di un convegno organizzato per approfondire, dal punto di vista culturale e senza retorica, la giornata dedicata alla festa dell’albero che cade il 21 novembre. Si tratta di una festa istituita per celebrare l’importanza degli alberi, che assorbono anidride carbonica e restituiscono ossigeno, proteggono la biodiversità e prevengono il dissesto idrogeologico. La serata si è svolta in collaborazione con Aiapp, associazione italiana di architettura del paesaggio che ha alle spalle 60 anni di storia e conta 400 soci. È intervenuto anche Luigino Pirola, presidente nazionale di Aiapp. I protagonisti della serata a Palazzo Estense per ila Giornata nazionale dell’Albero Varese Press L’architetto paesaggista Mario Allodi ha parlato di tutte quelle piante esotiche che hanno cambiato radicalmente il modo di alimentarci, come il melo, il castagno, il platano, il mais. Flora Vallone, presidente regionale di Aiapp, si è soffermata sull’importanza ecologica dell’albero e sulla legge, in via di approvazione in Parlamento, che prevede detrazioni fiscali per chi metterà a dimora nuovi alberi. «Questa legge costituirebbe un ottimo incentivo per aumentare il verde in città e contrastare il lavoro nero. Per godere di agevolazioni fiscali, bisogna per forza presentare la fattura» commenta il vice sindaco Daniele Zanzi, che sta lavorando per portare a Varese l’assemblea nazionale di Aiapp, coordinandosi con Giuliana Gatti, la referente varesina dell’associazione. Ai partecipanti è stata regalata una piantina di faggio, albero che produce 15 mila chili di ossigeno all’anno. Nelle ultime feste degli alberi Zanzi ha regalato 2 mila piantine di faggio, che insieme producono 30 milioni di chili di ossigeno all’anno.