Allarme occupazione e operatività negli scali di Malpensa e Linate. La Fit Cisl della Lombardia si fa sentire: 96 gli addetti che rischiano di rimanere senza lavoro, a causa della mancata applicazione della clausola sociale nel trasferimento di appalto dei servizi di assistenza a terra per i vettori aerei Air Lingus, Iberia e British Airways, dalla società di handling Wfs Gi ad Aviapartner. I lavoratori coinvolti nel trasferimento di attività sono 82 su Linate e 50 su Malpensa. «A due mesi dall’avvio del confronto non abbiamo ancora certezze per decine di dipendenti e si rischia il blocco dell’operatività di terra di Linate», avvisa Alfredo Rosalba, segretario regionale Fit Cisl Lombardia. «È inaccettabile che Aviapartner non applichi la clausola sociale così come prevista dal contratto nazionale. Se passa questa teoria si dà il via a una vera e propria operazione di macelleria sociale, che riduce l’orario e peggiora le condizioni di lavoro». Non è la prima volta che i sindacati del settore dei Trasporti chiedono attenzione su una ferita sempre aperta. Dopo numerosi incontri dei sindacati con Sea, Enac e le società coinvolte, infatti, Aviapartner si è dichiarata disponibile ad assorbire solo 36 addetti a tempo pieno (su 132) oppure 60 a part-time a 5 ore, a condizione, però, di ridurre i livelli inquadramentali, di trasferire a Malpensa 20 part-time di Linate, di introdurre elementi di flessibilità oraria e azzerare i delta retributivi derivanti da contrattazione integrativa o precedenti clausole sociali. «Abbiamo tentato una mediazione trovando sponda in Wfs Gi che ha sensibilmente ridotto il numero di addetti coinvolti nel trasferimento, mentre la proposta di Aviapartner è rimasta la medesima», spiega Rosalba. «Tale proposta non è ricevibile in quanto produrrebbe una decurtazione del reddito che oscilla tra il 30% ed oltre il 60% per il personale che transitasse da Wfs Gi». Contro la posizione di Aviapartner i sindacati chiamano in causa anche Assohandlers, l’associazione che rappresenta le società di handling, sollecitando un intervento perentorio e risolutorio per favorire il mantenimento dei livelli occupazionali e un elevato standard qualitativo e di sicurezza dei servizi. «È impensabile che Aviapartner con soli 36 addetti full time o 60 part-time possa garantire la stessa qualità di servizio e gli stessi standard di sicurezza di quanto faceva Wfs con 132 addetti», incalza Rosalba. Stamattina, dalle 10 alle 12.30, presso gli uffici sindacali di Linate, sarà assemblea con i dipendenti delle società di handling.