La Campo dei Fiori Trail si presentae punta subito a quota mille iscritti

La Prealpina - 10/04/2017

Solo a guardare il profilo altimetrico c’è da far tremare le vene ai polsi: 4100 metri di dislivello distribuiti lungo 65 chilometri su e giù tra Sacro Monte, Campo dei Fiori, Martica, Chiusarella. Una faticaccia che i migliori affronteranno in 8 ore di corsa con partenza e arrivo sul lungolago. Ma ci sono pure una 45, una 25 e una 12 chilometri, quest’ultima non competitiva aperta a tutti e anche una 2 chilometri per i più piccoli. In una parola: ecco a voi la seconda edizione della Campo dei Fiori Trail. Nel 2016 attirò quasi 600 atleti da 25 province e 13 nazioni. Il 23 settembre prossimo si punta a bloccare le iscrizioni a quota 1000: più in là sarebbe un azzardo dal punto di vista della sicurezza. Numeri importanti per una manifestazione che non è solo sportiva, ma che vuole utilizzare lo sport come strumento per promuovere il turismo, valorizzare le bellezze del territorio, incentivarne la tutela anche attraverso la pulizia dei sentieri. L’altra sera Campo dei Fiori Trail è stata presentata al Chiostro di Voltorre da Asd 100 per 100 Anima Trail, l’associazione che in soli quattro mesi di vita è passata dai quattro soci iniziali ai quasi cento di oggi. Organizza l’evento in collaborazione con numerosi associazioni locali tra cui Atletica Gavirate e Parco Campo dei Fiori col patrocinio della Camera di Commercio e dei Comuni di Varese, Barasso, Luvinate e Valganna. Sala affollata, uno splendido filmato in apertura che ha ripreso l’edizione 2016 e fornito un’idea delle bellezze naturali del Varesotto, l’illustrazione da parte di un atleta di punta del fenomeno-trail running come Andrea Macchi. Ci sarà tempo e modo per entrare nei dettagli della manifestazione (valida come prova unica per il titolo nazionale Fidal lunga e corta distanza) dal punto di vista strettamente sportivo.

Preme qui raccogliere il messaggio lanciato con entusiasmo dagli organizzatori e ribadito dal presidente del Parco, Giuseppe Barra: «Eventi come questo sono l’occasione per ampliare le potenzialità turistiche delle nostre montagne e delle nostre valli, con un occhio a chi le percorrere da sportivo a tutto tondo e un altro a chi è attirato dalla possibilità di immergersi nella natura e in paesaggi di grande suggestione». Certo, la storia degli ultimi anni dice che gli enti locali (Provincia, Comuni, Parco, Agenzia del Turismo, Pro Loco) hanno puntato molto sul binomio sport-natura avendo come obiettivo di incrementare l’economia del terzo settore.