La calandra record è varesina

La Prealpina - 20/09/2016

solbiate olona È l’azienda produttrice di calandre per la lavorazione della gomma-plastica più antica al mondo, ma questo primato non bastava alla Rodolfo Comerio e ai fratelli Enrico e Carlo che ne sono al timone. Così ieri hanno presentato una calandra a cinque cilindri, conquistando un altro record: è la più grossa mai realizzata. Undici mesi di lavoro a ritmi intensi, per rispondere alle esigenze di un cliente cinese, che ha permesso all’azienda di portare a casa una commessa del valore di circa 10 milioni di euro, per la realizzazione di due macchine, quella da record e un’altra più piccola a quattro cilindri, spedita in Oriente un mese fa.

«In una commessa come questa – hanno spiegato Enrico e Carlo Comerio – la priorità assoluta è da dare alla qualità, perché i cinesi, così come chi opera anche su altri mercati stranieri, badano a questo. Ma non basta. La chiave del successo è trovare il giusto equilibrio tra qualità e prezzo, per essere concorrenziali a livello globale».

E i due imprenditori hanno trovato la chiave giusta visto che in cinque anni l’azienda di Solbiate Olona ha triplicato il fatturato con una redditività che supera il 90 per cento e con 87 dipendenti al lavoro. Va detto, poi che gli incassi, per il 97 per cento, sono il frutto di commesse conquistate sui mercati esteri.

«Bisogna essere flessibili – ha spiegato ieri Carlo Comerio, amministratore delegato – nel senso che occorre dimostrare massima disponibilità nel rispondere alle richieste del cliente. Serve creatività e inventiva, che forse ultimamente sono rimaste chiuse nei cassetti di tante aziende. Non bisogna fermarsi mai a quello che già si ha e si è in grado di presentare».

E infatti i due fratelli sono ben lontani dall’idea di fermare il cammino dell’azienda. Tra un anno, a ottobre 2017, sarà pronto il nuovo edificio produttivo che sarà realizzato in un terreno già acquistato e confinante con l’area su cui sorge la Rodolfo Comerio. L’azienda cresce, insomma, e gli spazi attuali non sono più sufficienti: il processo produttivo va organizzato nei dettagli, perché – è la filosofia aziendale – bisogna sempre fare passi avanti. Investimento previsto, oltre cinque milioni di euro, a cui si aggiunge anche un progetto di assunzioni di nuove figure professionali, circa una decina.

«L’idea è di realizzare una sorta di magazzino intelligente dove verranno controllati e organizzati i pezzi che ci arrivano dai nostri fornitori – spiegano i fratelli Comerio -. Vogliamo migliorare e velocizzare i nostri processi produttivi e proseguire sulla strada della fidelizzazione dei nostri fornitori».

Sono più di un centinaio le aziende che lavorano per la Rodolfo Comerio: molte sono della provincia di Varese, le altre della Lombardia. I loro titolari, ieri, erano presenti alla presentazione della regina delle calandre. «Li abbiamo voluti qui – spiega Carlo Comerio – perché le macchine che noi realizziamo sono il frutto anche del loro lavoro. Per noi fidelizzare i nostri fornitori è fondamentale. In questo modo creiamo un indotto che contribuisce alla crescita economica del territorio». È la catena del Made in Italy, che alla fine riesce ad essere più forte anche dei tentacoli della crisi.