J’accuse di Astuti «Pedemontana l’ennesimo imbarazzo»

La Provincia Varese - 19/04/2017

Pedemontana, «serve fare chiarezza al più presto». A chiederlo è il sindaco di Malnate e segretario provinciale del Partito Democratico Samuele Astuti, alla vigilia del rinnovo della presidenza di Autostrada Pedemontana Lombarda, la società che dal 26 aprile vedrà l’addio dell’ex ministro Antonio Di Pietro, che dovrebbe essere rimpiazzato, stando alle voci che circolano in questi giorni, da un altro ex magistrato. Cambio al vertice Un ennesimo cambio al vertice di Pedemontana che per Samuele Astuti è «imbarazzante», a maggior ragione in un momento così delicato per il futuro della società. «Gli avvicendamenti rallentano le procedure. Alla guida delle partecipate servono persone che abbiano competenze e capacità e che rimangano al loro posto per qualche anno. Noi sindaci del territorio siamo in attesa che le nostre comuniPedemontana resterà la grande incompiuta che il territorio teme? tà ricevano risposte in termini di opere di compensazione, completamento dell’opera e sostenibilità della stessa». Un vero j’accuse, quello lanciato dal segretario provinciale del Pd, proprio all’indomani della presa di posizione della Lega Lombarda che, con il segretario Paolo Grimoldi, ha invocato un intervento statale per Pedemontana come per Alitalia. «Sul futuro di Pedemontana è necessario fare chiarezza al più presto – sottolinea Astuti – ma a dare le risposte che i cittadini meritano deve essere in prima battuta la Regione, con la quale il presidente Di Pietro ha preso impegni precisi, e non certo il Governo, come invece affermato da esponenti di altri schieramenti politici. Oltretutto, il ministro Delrio si è più volte speso per il nostro territorio ascoltando i sindaci: lo ha fatto nel corso di una riunione al Ministero e poi in una visita nel Varesotto, durante la quale ha ribadito l’importanza dell’infrastruttura». I dubbi Antonio Di Pietro infatti lascia Pedemontana con l’ammissione, fatta di fronte ai sindaci della provincia di Monza e Brianza non più tardi di una settimana fa, che «non ci sono i soldi per terminare l’opera». Così al momento, fa notare Samuele Astuti, «restano grossi dubbi sull’effettivo completamento dell’autostrada destinata a collegare gli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio, in quanto mancano i finanziamenti legati al secondo lotto». La realizzazione dell’autostrada, per il tronco principale, è al 30%, e allo stato attuale i cantieri sono fermi. «Già lo scorso anno – aggiunge Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia – il bilancio ha registrato ben 22 milioni di perdite. Neppure a Pedemontana, in queste condizioni, pensano sia possibile la ripresa dei lavori. Infatti Bei e CdP sono titubanti, e le banche italiane hanno fatto sapere che non sono proprio disponibili. A convincerle non sono bastati neppure i 450 milioni di garanzia regionale e i 350 milioni di defiscalizzazione».