«Stiamo lavorando per aprire a giugno il lido della Schiranna. Sull’Isolino Virginia si sta cercando di trovare una soluzione per far partire la gestione questa estate», risponde Enzo Laforgia, assessore alla Cultura, interpellato sul futuro della Schiranna e dell’Isolino.
Ieri il sindaco di Biandronno Massimo Porotti è intervenuto in modo molto critico sulla sospensione del
servizio di navigazione. Emanuele Monti, consigliere regionale, ha mandato una nota dal titolo “la giunta Galimberti non fa il bene della città”, in cui parla di «disinteresse della giunta nei confronti dell’Isolino».
Lavori in corso
Enzo Laforgia spiega che i lavori stanno andando avanti. «I nuovi gestori – Patrizia Meazza e Francesco Angelino della Phil Bar di Milano – stanno affrontando un grosso investimento economico. I tempi si sono allungati perché il bando (comprensivo della gestione di Schiranna e Isolino) si è chiuso in primavera. Il
nuovo gestore deve avere il tempo necessario per inserirsi».
Ieri, mentre Laforgia parlava, gli uffici stavano lavorando per realizzare il collegamento tra la Schiranna e l’Isolino, «che – conferma l’assessore – richiede molti permessi, ma ha buone possibilità di realizzarsi».
In queste settimane l’Isolino è aperto per le gite di istruzione degli studenti.
Luigi Lanzani, il custode che vi abitava, sta traslocando altrove e si teme che il sito non presidiato possa diventare preda di vandalismi.
«Il museo dell’Isolino è sicuro, le collezioni si trovano ai musei di villa Mirabello – spiega Laforgia -. Certo, si stanno prendendo le precauzioni affinché ci sia la massima garanzia di tutela per un sito che fa parte della rete dei siti palafitticoli dell’Unesco. Non lo si lascerà non presidiato, forme e strumenti
per farlo saranno individuati».
«Dare il meglio richiede tempo»
La bella stagione è alle porte, è naturale che si debba fare in fretta, ma Laforgia commenta: «Mi metto nei panni del gestore che è un professionista della ristorazione e che nel giro di un mese deve far partire tutto. Diamogli tranquillità e respiro, anche alla luce dei ragionamenti interessanti che ha fatto dal punto di vista dell’accoglienza».
C’è chi, a fronte della funicolare ferma e di altre servizi chiusi (come il bar di villa Toeplitz), parla di Varese come di una città in stand-by. «Non lo è – dice Laforgia -. Pensiamo ai nuovi luoghi destinati all’accoglienza, come al bar dei Giardini Estensi. Le preoccupazioni dei cittadini sono positive perché denotano interesse, le visioni catastrofistiche non aiutano. Non è nostro obiettivo distruggere la città. Un esempio è la funicolare che collega la città al Sacro Monte, impianto che ha richiesto necessariamente
una revisione e un collaudo. Non è facile trovare chi si metta alla guida di un mezzo del genere e per risolvere il problema stiamo pensando a una gestione unitaria con la Regione Lombardia. Stiamo tentando di dare le risposte migliori, affinché la fruizione dei nostri luoghi possa avvenire in tranquillità
e sicurezza».
E ancora: «Il nostro obiettivo – puntualizza Laforgia – è riavvicinare l’Isolino alla città, non solo attraverso un collegamento diretto, ma rendendo più prossima una parte di Varese che viene considerata distante
e lontana. L’Isolino è un sito straordinario dove i beni tutelati non sono visibili, ma dove l’attività di ricerca e di studio è importante, ad esempio, con la schedatura scientifica. Non c’è disattenzione,
né voglia di abbandonare il luogo». E ancora: «Si è appena conclusa la grande mostra a Villa Mirabello “la civiltà delle palafitte”.
Gli investimenti ci sono, adesso si tratta di rendere il sito più fruibile e accogliente con i visitatori. Stiamo ragionando sull’ipotesi di renderlo didatticamente più interessante. L’allestimento è recente e non c’è nessuna voglia di abbandonarlo a orde barbariche».