Incognita sulla sede europea Whirlpool per ora non decide Provincia a difesa di Comerio

La Prealpina - 15/03/2016

alvare il quartier generale europeo di Whirlpool: il territorio intero si unisce all’appello del sindaco di Comerio Silvio Aimetti che, in una lettera a nome sua e della giunta, domenica scorsa ha chiesto ufficialmente alla multinazionale degli elettrodomestici di non lasciare il centro direzionale alle porte di Varese (uno dei due poli locali con l’area produttiva di Cassinetta di Biandronno). L’azienda, anche per bocca della presidente dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Asia) Ester Berrozpe, nei mesi scorsi non aveva nascosto che la discussione era in corso: la sede di Comerio, erede della Ignis di Giovanni Borghi, non è più adeguata per spazi e logistica. La scelta, disse la scorsa estate la numero uno europea del colosso americano, era doppia: o ristrutturare l’immobile o trasferirsi, lasciando per sempre il “balcone di Lombardia” con vista mozzafiato sui laghi. All’indomani delle prese di posizione degli amministratori, Whirlpool non replica in modo diretto, ma il messaggio da fonte aziendale è chiaro: «Come previsto dall’accordo del Piano Italia firmato lo scorso 24 luglio 2015, Whirlpool conferma l’esistenza di due sedi amministrative presso le quali verranno costituite e integrate le funzioni europee e del mercato Italia. Per quanto riguarda la sede amministrativa dislocata nel nord Italia, Whirlpool è impegnata a verificare la migliore soluzione logistica tra l’attuale sede di Comerio e una possibile nuova sede tra Varese e Milano. Al momento nessuna decisione in merito è stata presa».

Insomma: Comerio non è salva ma non è nemmeno condannata, la società deve ancora indicare la strada da percorrere. Di certo, la struttura sulla Statale 394, figlia di un certo modo di concepire gli spazi amministrativi-industriali, ha fatto il suo tempo, hanno fatto capire i dirigenti. Deve cambiare faccia per rispondere alle nuove esigenze di una realtà mondiale, oppure lasciare il campo a una sede tutta nuova per distribuzione degli spazi e conformazione.

Ma il Varesotto non ci sta: l’appello del primo cittadino di Comerio sta raccogliendo molti attestati di stima e consensi, anche sui social network. E le istituzioni non stanno a guardare.

«Lavoriamo insieme per mantenere l’Head Quarter di Whirlpool», dichiara il vicepresidente della Provincia di Varese, con delega al Lavoro, Giorgio Ginelli. È il numero due di Villa Recalcati a raccogliere l’appello del sindaco Aimetti: «Non possiamo permetterci di perdere la sede centrale Emea Whirlpool, sia per la storia che lega il nostro territorio a questa importante azienda, sia per evidenti questioni economiche e di ricaduta su tutta la provincia. Aimetti ha messo sul tavolo una serie di riflessioni e proposte condivisibili e sulle quali tutte le istituzioni, le associazioni di categoria, le imprese e i sindacati devono ragionare in sinergia al fine di trovare una soluzione positiva». Dunque un appello all’unità in questa battaglia: «A tal proposito propongo di attivare un tavolo permanente di monitoraggio di questa e di altre eventuali situazioni provinciali che potrebbero emergere in futuro. L’obiettivo è quello di veicolare le informazioni, prevenire situazioni di crisi e avanzare proposte condivise. Provincia di Varese mette a disposizione la propria sede istituzionale, il know-how in materia di lavoro e la capacità di coordinamento che da sempre la contraddistingue. Oggi lavorare in rete è un valore aggiunto per le comunità e tutto il territorio. Coinvolgere i diversi attori diventa strategico per elaborare piani di interventi efficaci».

Nella sua lettera il sindaco Aimetti aveva ribadito la piena disponibilità dell’amministrazione comunale «nel valutare, in modo concreto e rapido, tutte le eventuali richieste che dovessero rendersi necessarie per la riqualificazione della vostra attuale sede direzionale».

Un modo chiaro per ribadire da parte dell’amministrazione l’importanza di una realtà come Whirlpool per un piccolo paese e per tutto il territorio.