«Incentivi fiscali per le imprese attive nella fascia dei frontalieri»

La Provincia Varese - 15/09/2017

«Regime fiscale di vantaggio per i lavoratori residenti in Italia delle imprese collocate nella fascia dei frontalieri». Una legge anti-dumping salariale: è una delle proposte emerse nell’ambito del progetto “ImpresAperta” di Confartigianato Varese, che ieri è sbarcato al Pirellone. Audizione in commissione attività produttive, ieri mattina, per il presidente degli Artigiani Davide Galli, accompagnato dal direttore generale Mauro Colombo e dai rappresentanti delle tre imprese (Tintoria Filati Maino di Busto Arsizio, Bbr Models di Saronno e Ratti Luino di Cassano Valcuvia) che nei mesi scorsi sono state protagoniste del “tour” di visite aziendali condotto dal presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo. «Imprese che, in questi anni e in contesti diversi, hanno sempre garantito un livello occupazionale importante per la provincia di Varese, hanno creduto nel futuro, hanno scommesso sulla crescita e sulla riqualificazione professionale. Imprese alle quali, oggi, è necessario offrire un supporto aggiuntivo» ha spiegato alla commissione il dg Colombo. «Un esempio di buona politica e una testimonianza di associazione di proposta anziché di protesta» la sintesi del presidente Galli. E di proposte, sul tavolo del Pirellone, ne sono state portate diverse. La più significativa, che verrà messa nero su bianco in una proposta di legge e presentata ai rappresentanti eletti in Regione e in Parlamento, è quella che prevede l’istituzione di un «regime fiscale incentivante per i lavoratori che risiedono in Italia e sono occupati in aziende italiane con sede legale entro venti chilometri dal confine», vale a dire la fascia dei lavoratori frontalieri, la stessa che Regione individuò per una possibile Zona economica speciale, mai decollata a Roma. Una vera e propria misura anti-dumping che, per Raffaele Cattaneo, serve «per rendere il salario netto dei lavoratori più competitivo con quello del vicino Canton Ticino». Ma il dialogo è aperto anche sui temi della formazione, con il progetto di Confartigianato di una “scuola dei mestieri”, dello snellimento burocratico («in Consiglio, quando si discute la legge di semplificazione, sarebbe utile avere dalle imprese e dalle associazioni di categoria indicazioni precise su dove intervenire chirurgicamente per facilitare la semplificazione delle procedure» suggerisce Cattaneo) e sul problema della desertificazione delle zone del Luinese e della Valcuvia.