In marzo 274 treni cancellati Il sistema ormai è al collasso

La Prealpina - 05/04/2018

Monitorando minuto per minuto l’andamento dei trasporti, hanno contato ben 274 treni soppressi nel mese di marzo. E ora lanciano l’allarme: «L’11 aprile realizzeremo un evento per far emergere questa situazione che Trenord porta avanti e Regione fa finta di non vedere. Poi chiederemo un incontro al nuovo assessore ai Trasporti di Palazzo Lombardia, Claudia Terzi».

I Comitati dei pendolari rafforzano il fronte comune, per farsi ascoltare. Ieri sera si sono riuniti a Milano Porta Garibaldi, unendo le istanze di chi viaggia sulle tratte che coinvolgono Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Luino e Domodossola. «Sono tutti i comitati del quadrante ovest – spiega il bustese Stefano Marchionna – Sono interessate 15mila persone, tra quelle che si muovono e le famiglie che non le vedono tornare a casa. Molti dimenticano che la vita sociale passa anche dal modo in cui funzionano i trasporti».

Ieri sera, la riunione si è svolta in un clima da «interruzione di pubblico servizio»: «Da Porta Garibaldi il 18.02 è stato soppresso, il 18.06 è partito con 39 minuti di ritardo. Il treno per Domodossola dalla Centrale era in ritardo», riferiva in serata Marchionna.

Per tutti è diventata una sorta di bibbia il sito www.trenipendolari.it. Partito da un’idea di chi viaggia nella zona di Pavia, è stato completato dal gallaratese Manuel Carati con informazioni sulle tratte delle linee varesine. Un semaforo rosso caratterizza i convogli soppressi, quello giallo i treni in ritardo, il verde quelli partiti e arrivati.

«Il sistema – racconta Carati – è nato nel pavese, io ho collaborato inserendo dati sul nostro quadrante, tra Milano, Treviglio, Domodossola, Luino, Varese, Porto Ceresio. Siamo tutti volontari, abbiamo raccolto informazioni e valutato un quadro preoccupante sulle soppressioni nel mese di marzo. Sono criticità che vanno evidenziate e portate all’attenzione della Regione: sul passante Varese-Treviglio in un mese sono stati cancellati 162 treni; 74 per Luino; 98 su Varese e 73 su Domodossola. Se aggiungiamo le cancellazioni parziali, che solo sulla Varese-Treviglio sono 112, arrivamo a 274 soppressioni. Una cosa folle».

I comitati attribuiscono la colpa di tutto questo ai turni del personale di Trenord: «Essendo saltati gli straordinari, per tutelare la sicurezza, mancano macchinisti. In pratica il 18.02 per Varese non viene più effettuato, non c’è personale per farlo partire».

Una ragazza si avvicina al gruppo e dichiara: «Siete i nostri eroi!». Stefano Marchionna sorride, ma subito aggiunge: «Più che altro siamo martiri della causa. Dobbiamo difenderci. Regione, che dovrebbe controllare, non fa nulla, prima con la scusa delle elezioni, poi attendendo la nuova giunta. La situazione è grave. Tempo fa l’Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria ha effettuato un’ispezione, ancora prima del terribile incidente del 25 gennaio a Pioltello. Nel settembre scorso disse a Trenord che non poteva gestire gli straordinari fuori da ogni regola, con gente al lavoro per dieci ore consecutive. Si mette a repentaglio la vita dei passeggeri. Trenord ha promesso interventi, ma le assunzioni annunciate a novembre arriveranno forse in giugno. Finora la sua unica soluzione è stata sopprimere treni. Il sistema è al collasso».