È iniziata ieri a Milano la settimana della moda femminile che si protrarrà fino a lunedì prossimo; occasione propizia per analizzare un settore così strategico per l’economia, a partire da quella della provincia di Varese. Secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano, il comparto moda, in Italia, conta 239 mila imprese, 849 mila addetti e un business da 113 miliardi di euro; si tratta di un settore nel quale il nostro territorio occupa posizioni di rilievo. I numeri della provincia In provincia di Varese, al secondo trimestre 2016, sono 3.510 le imprese attive nell’ambito della moda, per un totale di quasi 16.500 addetti; numeri che valgono il quindicesimo posto nazionale. Entrando nel dettaglio della tipologia delle attività delle varie imprese, sul nostro territorio sono le industrie tessili, concentrate ovviamente nel sud del Varesotto, a occupare il primo posto, con ricavi che nel 2014, ultimo dato disponibile, hanno toccato quota 1 miliardo e 127 milioni di euro, per un totale di 870 aziende. In seconda posizione con ricavi pari a 631 milioni di euro, le imprese che si occupano della fabbricazione di articoli in pelle, mentre al terzo posto, con 705 imprese si trovano le attività che nella nostra provincia si occupano di commercio al dettaglio di articoli da abbigliamento in esercizi specializzati, che hanno generato un ricavo di 190 milioni di euro. Davanti c’è solo Milano Più staccate altre tipologie di attività del settore moda in provincia di Varese, con le 271 imprese che si occupano di design specializzato, le 186 che fabbricano articoli in pelle, le 167 del commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle, le 161 del commercio all’ingrosso di abbigliamento e calzature, le 144 del commercio all’ingrosso di prodotti tessili e infine le 118 attività che si occupano della fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e lavorazione di pietre preziose. Numeri che dimostrano l’importanza del comparto moda all’interno del sistema produttivo varesino che al pari di Brescia e Bergamo si trova davanti, a livello regionale, soltanto Milano. Quali sono le caratteristiche delle imprese varesine del settore? In base ai dati dell’ente camerale milanese, il 33.6% delle aziende è di tipo artigianale e poco più di un terzo è a guida femminile; dato che non sorprende vista l’importanza di creatività e fantasia che ci vuole in questo comparto. Il 6.3% delle imprese è guidata da un giovane imprenditore, mentre il 7.8% ha un titolare straniero. A proposito di estero, è interessante analizzare quanto siano apprezzati i prodotti della moda varesini sui mercati internazionali. Nel 2014, l’export varesino del settore valeva circa 923 milioni di euro, salito a 935 milioni di euro nel 2015, con un incremento dell’1.9%. Un settore in salute che ha saputo fare fronte alla fase più acuto della crisi economica, grazie alla qualità dei prodotti e al “vero” made in Italy, sempre molto apprezzati sui mercati esteri. In particolare, Varese è al quinto posto nazionale per il valore dell’esportazione dei tessuti con 258 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente del 5.9%. La nostra provincia è quinta a livello nazionale nell’export dei tessuti a maglia, biancheria per la casa, ricami, pizzi e tappeti per un valore di 250 milioni di euro; apprezzati all’estero anche maglieria e i filati di fibre tessili. n