Il tessile? Eco, certificato e tecnico È la ricerca che ci porterà nel futuro

La Provincia Varese - 21/03/2016

Il tessile-abbigliamento varesino piace ancora e punta sui tessuti eco-sostenibili certificati. I nuovi orizzonti del settore richiedono figure professionali sempre più competenti nel campo dell’informatica e dell’inglese. In crescita è poi la produzione di tessuti per abiti da lavoro e prodotto tecnici di alta specializzazione, segno che la ricerca e lo sviluppo rimangono un perno fondamentale per un settore importante dell’economia locale che negli anni ha affrontato tante difficoltà: dalla concorrenza alla delocalizzazione, fino alla crisi economica generale. «In linea di massima nel mercato del tessile – che si è orientato, fino a ieri, alla delocalizzazione – c’è la tendenza ad apprezzare il lavoro svolto da aziende del territorio, che devono, però, fare i conti con la concorrenza delle produzioni all’estero, garantendo i propri livelli di qualità, spesso più elevati che all’esterno del Paese», spiega Grazia Cerini direttore generale del Centro Tessile Cotoniero. Automatizzazione e velocità La sostenibilità è una carta fondamentale e vincente. «Il primo punto di forza su cui stanno puntando le imprese è una grande riorganizzazione produttiva, con sistemi informatici e organizzativi, disposizioni di lavoro più automatizzate e attività più veloce». Ciò non sostituisce la necessità di avere personale sempre più preparato, in grado di creare le condizioni che permettano di rispondere alle richieste sempre più specifiche della clientela e di capire i capitolati tecnici che comprendono una molteplicità di aspetti riguardanti il prodotto e la sostenibilità ambientale. «La stessa Camera della Moda – l’associazione che raggruppa i più grandi marchi del Made in Italy – ha emesso un documento che elenca un numero elevatissimo di sostanze che non devono far parte della lavorazione dei tessuti». L’attenzione alla sostenibilità aumenta i costi, ma «eleva la competitività nei confronti di chi non riesce a garantire questi risultati, in particolare per le imprese che lavorano per grandi marchi». Rispettare certi parametri è pesante, «perché comporta uno sforzo notevole di selezione dalle attività all’eliminazione dei prodotti chimici non impiegabili. Per le nostre imprese è un impegno gravoso, ma è una carta vincente da giocare nel mercato internazionale, oggi è una leva in più oltre alla competitività di prezzo, che va garantita insieme alla capacità tecnica all’avanguardia, al saper anticipare le richieste del cliente, alla sensibilità produttiva – magari per piccoli elementi – che altri faticano a garantire». Centrocot è l’unico istituto in Italia autorizzato a rilasciare il marchio Oeko-Tex Standard 100. «I prodotti con questo marchio, che esiste dal 1992, rispettano i requisiti definiti dallo Standard 100 sulla presenza di sostanze potenzialmente nocive. La provincia di Varese conta un numero elevato di aziende con questa certificazione, che sono avvantaggiate quando si trovano a collaborare con grandi aziende internazionali o organizzazioni non governative». E così nascono nuove professioni, quelle che consentono di capire le leve competitive del mercato per mostrare ciò che si fa meglio di altri. La professionalità va creata Per assicurare costi contenuti, oltre a qualità e velocità, «ci vuole personale preparato e non sempre il ricambio generazionale lo garantisce: non sempre i figli del titolare di una ditta ne seguono le orme o il responsabile della produzione che va in pensione ha una figura adeguata che lo sostituisca». Per questo esistono corsi ufficiali del ministero, post diploma di alta formazione. «Noi per esempio lavoriamo, di concerto con Fondazione Its Cosmo, per formare nuovi tecnici che lavorino nel tessile. Quest’anno avremo nuovi tecnici di nobilitazione e il prossimo tecnici di ricerca e sviluppo nel tessile». Tra le nuove tendenze del settore poi gli abiti da lavoro e i prodotti tecnici di alta specializzazione. «Dal nostro punto di vista 30% per cento delle tipologie di prove di laboratorio sono specialistiche e riguardano questi due ambiti: dalle divise dei vigili del fuoco, alle tute in tessile tecnico per motociclisti»