Quando era piccolo, Antonino Brusamolin voleva fare il camionista, proprio come il suo papà. Adorava i bestioni che percorrono chilometri e chilometri e non vedeva l’ora di poter mettersi alla guida di uno di loro. Poi, durante un’estate, tutto cambiò. Antonino, quell’anno, voleva partire con gli amici e per guadagnare qualche soldo da spendere in vacanza, si era offerto di aiutare un amico di papà nella sua falegnameria. Nacque un amore tra lui e il legno. Tornò a casa e disse al padre che nella vita voleva fare il falegname e, il prossimo settembre, non avrebbe neppure iniziato la scuola di perito meccanico. Aveva ragione, Antonino. Perchè oggi lui è il titolare di una falegnameria e dentro i suoi capannoni vengono realizzati parchi giochi in legno che vengono esportati in tutto il mondo. Il tutto con una squadra di otto persone che lui stesso definisce «una squadra che funziona molto bene».
L’ultimo lavoro, in termini di tempo, è stato completato dall’altra parte del mondo. Nel 2017, infatti, la falegnameria di Ferno ha realizzato un parco giochi all’interno degli hotel delux Shangghi-La a Singapore: 400 metri quadrati di scivoli, camminamenti, reti elastiche, pareti luminose. Nello stesso anno tre persone hanno messo in piedi la zona divertimento all’interno del complesso di Orio al Serio che unisce aeroporto e centro commerciale.
Ma l’elenco delle strutture realizzate a Ferno e volate in tutto il mondo è lungo. Sono stati realizzati in Belgio, in Inghilterra, in Russia (per i centri commerciali Ikea), in Irlanda (cinque mesi di lavoro per dare ai bambini disabili un luogo perfetto) e in Svezia (dove i parchi-gioco sono al chiuso e gestire gli spazi è un’impresa nell’impresa).
Così, alla Brusamolin ( che da qualche settimana è entrata a far parte dell’universo di Confartigianato Varese) il 55% del fatturato viene realizzato all’estero e, negli ultimi tre anni, è triplicato.
«Un’azienda cresce se diversifica le sue proposte e se è capace di formare le competenze che le fanno fare un salto in più – spiega Antonino Brusamolin – Lavoro e investimenti. E’ una questione di mentalità: bisogna cambiare il modo di vedere le cose e non avere prospettive, nel senso che qui da noi accettiamo sempre nuove sfide, anche a costo di non staccare mai».
La svolta dei parchi giochi arriva grazie a una amicizia, quella del titolare con l’architetto bustocco Carlo Pensa, che presenta la Brusamolin alla Spi Global Attraction, azienda svedese specializzata dal 1972 nella produzione e fornitura di materiali per i parchi gioco indoor. Con i suoi uffici in Europa, l’azienda rappresenta per la falegnameria di Ferno un ponte per il mondo. Tutto il resto è venuto passo dopo passo.