Era l’uomo dei fiori, dei sorrisi e dei racconti. Si è spento ieri, a 76 anni, Eugenio Botter che per quarant’anni ha lavorato per la Camera di Commercio di Varese, rendendo splendido il parco di Ville Ponti. Quel giardino, quei fiori, quelle piante le conosceva tutte, tanto da considerarle sue. “Ora coltiva i giardini celesti”, ne sono convinte la moglie Dora e le figlie Laura, Elena e Anna. In quel parco ha incontrato tante persone con il suo sorriso e quella battuta sempre pronta che ha conservato negli ultimi anni, anche quando la malattia si è fatta più aggressiva. Ha insegnato ai nipoti Jacopo, Matilde e Zoe l’amore per la natura e la bellezza dello stare insieme intorno alla tavola apparecchiata. Un’arte che ha trasmesso a tanti ragazzi dell’Oratorio San Vittore che per anni ha accompagnato durante le vacanze estive. Veneto di origine, fervido alpino e cultore degli adagi popolari, ha lasciato il suo segno discreto nella comunità di Varese centro. Nella Basilica di San Vittore, questa sera alle 21, sarà recitato il rosario e venerdì sarà celebrato il funerale. Alle colleghe Laura ed Elena, ai familiari tutti, le condoglianze della redazione del quotidiano. POST MATURITÀ