Stagione ok, tornano i tedeschi. Numeri vicini a quelli di Expo

VARESE Le acque italiane alimentano il settore estivo delle imprese balneari: nel 2016 in Italia si contano 7.466 attività che gestiscono gli stabilimenti sulle spiagge dei nostri mari, sulle rive dei laghi e sulle sponde dei fiumi o noleggiano pedalò e canoe, oltre al classico ombrellone-sdraio. E i laghi si scoprono protagonisti, soprattutto in Lombardia. E’ proprio questa, infatti, la carta vincente che ha consentito al settore turistico lombardo di mettere a segno un balzo in avanti del 2 per cento. E la conferma viene anche dalla provincia di Varese. Quest’anno, complice anche la ricerca di luoghi al di fuori delle mete internazionali a rischio terrorismo, sono soprattutto gli stranieri a concedersi qualche giorno sulle rive del Lago Maggiore o nelle valli varesine. La conferma viene dal numero uno di Federalberghi, Guido Brovelli . «Sì devo dire che il trend è positivo – spiega il presidente degli albergatori varesini – con un balzo in avanti delle presenze. È chiaro che il confronto con l’anno scorso è drogato dall’evento Expo, ma devo dire che quest’anno stiamo lavorando bene. Numerosi come sempre gli stranieri, con un gran ritorno dei tedeschi, che da qualche anno erano presenti in numero minore». Piacciono molto i club di prodotto, soprattutto i bike hotel: le escursioni raccolgono consensi e le prenotazioni di gruppi organizzati non mancano. Insomma, la macchina organizzativa di promozione del territorio avviata lo scorso anno con il prezioso contributo anche della Camera di Commercio di varese, continua a dare i suoi frutti.
Intanto, tra le province più attrezzate, Rimini guadagna il primo posto (435 imprese, 5,8% italiano), seguita da Napoli che conta 426 attività e dalla costa savonese con 418. Nascono nuove imprese in Basilicata (+19,6%) e in Calabria (+11,3%), dove il settore balneare cresce sensibilmente rispetto al 2015, contando 67 imprese lucane e 442 calabresi. Emilia Romagna (13,7%), Toscana (12,7%) e Campania (11,3%) sono il trio che traina il settore con rispettivamente 1.022 imprese, 951 e 841. Tra le prime dieci aree per numero di imprese, crescono soprattutto Cosenza (221 imprese attive, +16,3%), Salerno (291, +4,7%) e Roma (363 imprese, +1,7%). Ma fa bene anche Messina (164), in crescita del 11,6%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al I trimestre 2016 e 2015 relativi alle sedi di imprese attive.
Non solo. Nel 2015 il business nautico è di oltre 1,7 miliardi e di quasi 146 milioni di euro tra gennaio e febbraio 2016. I continenti che attivano il circolo dell’export delle imbarcazioni italiane sono America, che assorbe quasi la metà dell’export, Europa (33,8%) e Asia (12,6%). Malta (8,5%), Francia (8,1%) e Regno Unito (6,1%) sono i primi partner europei. Il 20% delle nostre barche si americanizzano, esportate negli Stati Uniti; mentre il 10,9% solcano i mari cristallini delle Isole Vergini o delle Cayman.